Appuntamento a settembre ma per quella data le cose dovranno essere chiare. Lo hanno reso noto la Fiom Cgil e la Fim Cisl dopo il vertice in Confindustria con Mike Adams e gli altri menager della Hanon Systems Italia di Benevento. I segretari Fiom, e Fim hanno riferito i risultati di quel tavolo alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori ed è emerso un sostanziale clima di preoccupazioni per le non risposte che la Hanon ha fornito ai sindacati.
Un temporeggiamento che non lascia tranquilli attestato il riconoscimento di alta specializzazione delle maestranze e la proficuità del lavoro nello stabilimento di Contrada Olivola. Ma tutto questo non appare ancora sufficiente agli occhi della proprietà coreana.
“Le semplici e ripetute comunicazioni della Direzione circa l’affidabilità delle maestranze ed il raggiungimento degli obiettivi rischiano, paradossalmente, di rappresentare una presa in giro per i 63 Lavoratori sanniti se non sono supportate da azioni concrete di investimento e rilancio delle attività”, il commento delle RSU e delle segreterie territoriali.
Entro il 2024 cesserà anche l’utilizzo complessivo degli ammortizzatori sociali ad aggravare la situazione dei lavoratori e questo ha comportato la decisione di intraperendere ulteriori iniziative a difesa dei livelli occupazionali. Le segreterie Fiom e Fim annunciano, come avevano anticipato a caldo subito dopo l’incontro con Adams, che settembre sarà il mese decisivo del dentro o fuori, il momento in cui, dopo quattro anni di riflessioni e ponderazioni l’azienda asiatica dovrà dire se intenderà o meno investire nel Sannio e prendersi poi le proprie responsabilità per la chiusura di un sito produttivo di eccellenza.
“Fuori il piano industriale”, dicono i sindacati, “le ripetute richieste di pazienza e di aggiornamento non sono più giustificabili e minano davvero il destino dello stabilimento.