Lo sciopero nazionale di quattro ore dei Metalmeccanici a Benevento. E questa volta non era una sparuta rappresentanza a manifestare dinanzi ai cancelli della Prefettura ma un numero nutrito di “tute blu” sotto l’egida di Fiom Cgil, FIM Cisl e Uilm che hanno portato all’attenzione generale la situazione delicatissima degli operai degli stabilimenti metalmeccanici del Sannio alle prese con precariato, cassa integrazione, salari bassi e che contestano la politica del Governo, finora deficitaria nel fronteggiare la transizione energetica e tecnologica e nella proposta di politiche industriali adeguate sui temi del lavoro. Imeva, Leonardo ma in misura maggiore Cam e Hanon Systems, le due aziende guidate da vertici multinazionali che vivono le condizioni di maggiore sofferenza, stabilimenti di alto profilo ma che sono a rischio chiusura. E la cartina di tornasole della nuova lotta sindacale attuale e che riflette a sud una condizione di ancor più marcato disagio rispetto a quanto accade a Nord. Sindacati uniti e quiesto è un fatto di straordinaria importanza. In piazza per avviare un percorso per ora solo di avvertimento ma con il fermo proposito che la lotta è solo agli inizi e la prosèettiva dello sciopero generale non è affatto esclusa.
Assente il prefetto Torlontano, i sindacati hanno messo nelle mani della dottoressa De Feo il documento unitario che riassume i contenuti della protesta.