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Avellino| Sicurezza, contrasto al lavoro nero e giusto contratto: la Filca Cisl chiede un protocollo al prefetto

Avellino| Sicurezza, contrasto al lavoro nero e giusto contratto: la Filca Cisl chiede un protocollo al prefetto

14 Ottobre 2021 | by Redazione Av
Avellino| Sicurezza, contrasto al lavoro nero e giusto contratto: la Filca Cisl chiede un protocollo al prefetto
Lavoro e Sindacati
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“Sicurezza sul lavoro, contrasto al lavoro nero e all’elusione del giusto contratto”. Sono queste le richieste che la Filca Cisl di Avellino, attraverso il suo segretario, Giovanni Lo Russo, ha girato al prefetto Paola Spena per chiedere un protocollo d’intesa. “I dati dell’Inail riferiti all’anno 2021 per denunce di infortunio con esito mortale in Campania, nel periodo Gennaio – Giugno – spiega Lo Russo contano 56 decessi. 72 morti nell’anno 2020. Un incremento annuale stimato non inferiore al 40%. La ripresa economica e in particolare nel settore della costruzioni in provincia di Avellino desta preoccupazione sul fronte degli infortuni. L’ultima morte a Benevento per una caduta da un cestello in un cantiere edile. La ripresa di più cantieri in ordine alla ristrutturazione di condomini incentivata da misure quali superbonus 110%, ma soprattutto grandi lavori che insistono nella provincia di Avellino per opere stradali e ferroviarie, l’AC Napoli-Bari, stazione Hirpinia e tutte le opere a contorno per collegamento e logistica, sta implicando un forte flusso di maestranze, e soprattutto impegnate per lavorazioni particolarmente impegnative che richiedono un costante e alto livello di attenzione. Con l’entrata in vigore del superbonus 110% in provincia di Avellino vi è un saldo positivo di 55 nuove imprese nel settore delle costruzioni e un 425mila ore di lavoro in più. Dunque un incremento occupazionale per far fronte alle richieste di mercato.
Anche se nella provincia di Avellino non si sono registrati infortuni gravi, è opportuno che la vigilanza e la sorveglianza dei cantieri, soprattutto quelli piccoli, sia alta. Quando saranno in regime produttivo pieno le lavorazioni che insistono sui grandi assi ferroviari e stradali è opportuno che l’applicazione dei protocolli per la sorveglianza e il monitoraggio dei flussi di manodopera impiegata sia attenta e sistematica, in ordine al rispetto tanto della sicurezza che della legalità.
Gli organi ispettivi, dovranno insieme ad altri enti quali Asl, Inail, Inps e forze dell’ordine trovare, come in passato era per il comitato CLES anche con il coinvolgimento fattivo della Cassa Edile e del Centro Formazione e Sicurezza di Avellino, trovare forme simili di coordinamento, controllo, prevenzione e repressione sui luoghi di lavoro in tema di contratto, sicurezza e contribuzione normativa dei lavoratori, al fine di rendere questo nuova ripresa del lavoro come lavoro regolare e sicuro. In prefettura di Avellino non esiste un protocollo sulla legalità, sul lavoro nero e sicurezza nel settore delle costruzioni né un osservatorio sugli appalti e sul dumping contrattuale. L’appello al Prefetto che in linea con le altre prefetture campane, si faccia promotrice, insieme agli enti preposti al controllo e alle associazioni di categoria, ad una azione in questo senso perché Avellino e la sua provincia vorranno affrancarsi dai foschi primati per numero di infortuni e morti sul lavoro”.

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