“Rispetto alle vicende legate all’avvio del nuovo servizio di gestione della raccolta rifiuti nel comune di Ariano Irpino, il management di IrpiniAmbiente chiarisce che il passaggio di cantiere dei lavoratori occupati sul servizio di Ariano Irpino è avvenuto in modo legittimo, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia. Infatti, l’art. 6 del CCNL FISE ASSOAMBIENTE disciplina l’ipotesi successoria prevedendo che le unità lavorative addette al cantiere oggetto di passaggio di gestione siano assunte dall’imprenditore subentrante”. Inizia così il comunicato della società in house dei rifiuti della Provincia di Avellino che replica alle accuse relative all’assorbimento degli operatori impiegati per il servizio su Ariano dalla De Vizia.
“Orbene – continua la nota di IrpiniAmbiente – la norma richiamata, che trova applicazione anche in ipotesi diverse dalla naturale scadenza del servizio, stabilisce espressamente l’obbligo di tale assunzione per i dipendenti che hanno maturato una anzianità di servizio sul cantiere in questione di 240 giorni, in tale categoria rientrando anche i lavoratori a tempo indeterminato che hanno sostituito personale cessato dal servizio nel periodo della precedente gestione. Per i lavoratori, invece, che non hanno maturato la predetta anzianità, per i quali, quindi, non è previsto l’obbligo di assunzione, secondo la disposizione richiamata, la cui ratio è quella di una “tutela rafforzata” dei lavoratori, nulla vieta all’imprenditore subentrante, in forza del principio secondo il quale “Ubi lex non dixit non voluit”, di assumere anche tale personale, laddove lo reputi utile e opportuno. E’ sicuramente risultato utile e opportuno per IrpiniAmbiente S.p.a. e per la collettività, assumere anche tali dipendenti, che hanno già svolto sul territorio il servizio, rispetto a personale nuovo e proveniente da altre realtà. Tra l’altro tale ultima ipotesi è stata comunque percorsa, anche per più ampie esigenze aziendali, con richiesta al Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta in liquidazione di eventuali disponibilità di lavoratori, ma tale procedura ha avuto esito negativo. La vicenda in esame, inoltre, ha trovato l’accordo di tutte le parti interessate, sindacati inclusi. La Società si riserva, infine, di adire le vie legali al fine di tutelare la propria immagine e reputazione nonché quella dei vertici aziendali”.
Nella foto l’amministratore unico di IrpiniAmbiente, Antonio Russo