A un anno dall’inizio della pandemia, la Cgil di Avellino ha fatto il punto sulla sicurezza nei vari settori e nelle diverse aziende con un confronto con i lavoratori, i rappresentanti sindacali i Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza (Rls).
«Ringrazio gli Rls – dice il segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi – che nei luoghi di lavoro stanno gestendo la pandemia tutelando la salute dei colleghi e che, stoicamente, stanno aprendo discussioni con le aziende sull’organizzazione del lavoro».
Lo scenario che ci si prospetta nei prossimi mesi è ancora estremamente complicato: «Tutti – prosegue Fiordellisi – dobbiamo essere estremamente vigili, per cui chiediamo a tutte le aziende, ma in particolare alle strutture Pubbliche che sino ad ora sono state le meno disponibili, di avviare percorsi di condivisione dei protocolli, alla prefettura di verificarne la tenuta in tutti i casi, per avere un’applicazione certa e sistemica dei protocolli e dei regolamenti per evitare la diffusione del Covid con tutte le sue possibili, anzi certe, varianti».
Italia D’Acierno, responsabile Sicurezza e prevenzione della Cgil di Avellino, afferma: «I problemi sono tanti, ma quelli maggiori riguardano i comparti dove, con frequenza, cambia il luogo di lavoro spesso. Per esempio, il settore edile e quello agricolo. Oltre al comparto socio sanitario. Le Rsa, nel settore pubblico, spesso non risultano discussi e condivisi i protocolli di sicurezza, poi molti problemi li rileviamo nei trasporti, nella logistica e nelle attività di forte alternanza di persone come il front-men».
Oggettivamente si riscontrano difficoltà anche nella definizione del rischio in attività informali, lavoro nero, tra agricoltura e commercio: «All’inizio – osserva ancora D’Acierno – la paura e il timore del Covid 19 ha fatto si che si fosse più disponibili e si sono firmati i protocolli e sono state prese le giuste precauzioni. Però, dopo l’estate, non abbiamo riscontrato la stessa attenzione e questo è un problema serio perché l’emergenza pandemica in tutti questi mesi ha avuto degli alti e bassi, ma non è mai scomparsa»
«Chiediamo la massima precauzione e, alle aziende e alle Pubbliche amministrazioni, l’applicazione dei regolamenti e la condivisione delle informazioni con i rappresentanti dei lavoratori e le Organizzazioni sindacali di categoria. Infatti, è il caso di denunciare che in alcune realtà pubbliche hanno pensato d’affrontare in maniera unilaterale la pandemia, ma di fronte a un problema così delicato non si può agire così. Dobbiamo gestire sino all’immunità di gregge garantita dai vaccini, ed infatti invitiamo, quando sarà consentito, a vaccinarsi tutte e tutti».