«Ad un anno di distanza dall’incontro con il premier Giuseppe Conte poco o nulla è cambiato», il segretario della Cgil Irpina Franco Fiordellisi ricorda la visita del presidente del Consiglio ad Avellino. «In quell’occasione con i segretari generale di Cisl e Uil irpine consegnammo una lettera al presidente del Consiglio: le nostre proposte di allora restano validissime ed in linea con le indicazioni dell’Unione europea per l’uso dei Fondi Recovery, da usare per recuperare e riprogettare attività produttive, servizi pubblici (Sanità, Scuola e Trasporti), ricerca, innovazione, tutela ambientale, bioedilizia, rigenerazione urbana, lotta al dissesto idrogeologico, valorizzazione dell’acqua con il ciclo integrato così come per i rifiuti urbani».
«Il sindacato in modo unitario continua a essere presente e rilancia una visione progressista per le Aree interne così da creare lavoro dignitoso. Ma gli altri attori sociali – dagli imprenditori alle istituzioni locali – cosa pensano di fare rispetto a questi grandi temi dirimenti per l’Irpinia rispetto alla Regione Campania?»