Presso la Fca di Pratola Serra da metà mese di luglio potrebbe iniziare la produzione di mascherine. Si attendono notizie ufficiali che a breve potrebbero arrivare. Il segretario provinciale della Cisal Metalmeccanici, Massimo Picone interviene sulla vicenda: “Lo stabilimento di Pratola Serra dovrebbe occuparsi, in parte, di questa riconversione per la quale sono stati già svolti lavori di adeguamento. Gli operai impegnati nella produzione potrebbero essere 400, destinati alla realizzazione di dispositivi di sicurezza. Tra le ipotesi potrebbe esserci quella legata a 4 turnazioni da 6 ore. Le attese crescono per capire se e quando si partirà anche se i tempi sembrano maturi. Ritengo sia una buona scelta da parte dell’azienda che però non dovrà snaturarsi rispetto alla produzione consueta. Consideriamo che Armani, Lamborghini, Ferrari, Miroglio, Prada, Grafica veneta, Amaro Ramazzotti sono alcune delle realtà, non solo aziendali, che in tutta Italia, da nord a sud, hanno deciso di riconvertire la produzione e mettersi a produrre mascherine o camici o calzari o gel igienizzanti. Tra queste importanti aziende c’è anche FCA che si dedicherà a questa operazione di riconversione parziale. L’azienda di Pratola Serra sta valutando quali operai destinare a questa produzione. Abbiamo riscontrato qualche perplessità tra i lavoratori e solo il via ufficiale a questa produzione potrà fornirci risposte concrete anche se di certo il personale scelto seguirà un corso di formazione. Intanto, si lavorerà sulla riconversione con un reparto ex novo che sarebbe dedicato alla produzione di questi dispositivi medici nella zona lavorazione adibita come spazio che ospiterà questa linea di produzione”. Novità di rilievo dunque per la fabbrica di Pratola Serra. Per Picone situazione da monitorare: “Intendiamo capire cosa cambierà per lo stabilimento e come saranno adottate le scelte anche per i lavoratori che si occuperanno di questo nuovo ciclo produttivo”.