Si è tenuto oggi in video conferenza l’incontro sollecitato da Fim, Fiom e Uilm sulla situazione industriale di Industria Italiana Autobus alla presenza dell’amministratore delegato Giovanni De Filippis e del responsabile delle relazioni sindacali Saverio Lopes. “L’azienda ha dichiarato che, nonostante la crisi Covid-19 – dichiarano Simone Marinelli, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil, Sandra Ognibene segretaria Fiom-Cgil Bologna e Giuseppe Morsa, segretario generale Fiom-Cgil Avellino – il 2020 si chiuderà comunque con un risultato migliore rispetto allo scorso anno con la maggioranza di autobus prodotti negli stabilimenti di Bologna e Flumeri a differenza di quanto accaduto nel 2019 dove il numero maggiore è stato prodotto in Turchia. Continuano anche se a rilento e con ritardo, anche per effetto del Covid, i lavori di messa in sicurezza degli stabilimenti. Nel sito di Flumeri si stanno completando i lavori mentre a Bologna ci sono ancora criticità che devono essere superate. Sul lato degli investimenti l’impianto di cataforesi installato a Flumeri dovrebbe essere operativo per fine luglio. Ci sono alcuni problemi sui tempi di fornitura di motori e bombole che però dovrebbero essere risolti entro metà luglio. L’amministratore delegato ha inoltre comunicato che l’azienda ha fatto ricorso al prestito di 35 milioni, previsto nel decreto liquidità e garantito da Sace, per superare una fase di scarsa liquidità. In poco più di un anno si è passati da un’azienda sostanzialmente fallita a discutere di investimenti, di ricerca e sviluppo sull’elettrico e assunzioni. Sono infatti stati assunte 40 lavoratrici e lavoratori a Flumeri e anche a Bologna l’azienda procederà a nuovi ingressi. La Fiom ritiene positivo l’incontro anche se c’è ancora molto lavoro da fare e per mettere realmente in sicurezza l’intero perimetro aziendale bisogna accelerare. È necessario poi che il Mise, sollecitato più volte dalle organizzazioni sindacali, convochi le parti. La ricerca del socio industriale ancora non ha portato novità e in un sistema industriale colpito pesantemente dalla crisi devono essere messi a disposizione tutti gli strumenti per tutelare, lavoratrici e lavoratori, stabilimenti e prodotto di una azienda che ha imboccato la strada del rilancio ma che ancora non è del tutto stabile”.
Da un’altra prospettiva le dichiarazioni del Coord. Naz. Apetino R. e del segr. Gen. Fim-Cisl Irpiniasannio: “Nel corso del confronto sono emerse delle consistenti ed incoraggianti informazioni circa il risultato operativo previsionale dell’anno in corso che risulta significativamente indicatori migliorativi in confronto all’anno scorso. Anche i livelli di produttività del sito irpino di Flumeri sono maggiormente performanti: si producono 35 autobus al mese che è l’equivalente della produzione dell’intero anno 2018. Il portafoglio ordini acquisiti conferisce fiducia nel prossimo futuro: 600 autobus; destinato ad incrementarsi in virtù delle disposizioni contenute nel Decreto Rilancio che offre garanzie di finanziamento del 100% per l’acquisto di autobus per il piano TPL, già incentivato dal Governo. Da settembre ripartono le gare Consip. Inoltre, l’azienda ci informa che è stata recuperata la fiducia degli istituti di credito con conseguente disponibilità di maggiore liquidità oltre al ricorso alle disposizioni contenute nel Decreto Liquidità con garanzia Sace per un prestito per un ammontare di 35 mln di euro. I cantieri di edilizia civile sono quasi ultimati (copertura padiglione officina – impianto di riscaldamento e condotta metano) mentre gli investimenti in industrializzazione procedono con il ripristino della funzionalità della cataforesi il cui completamento è previsto entro il mese di luglio. Continua il programma di ricambio generazionale con ingresso di giovani professionalità (sia operai diretti che ingegneri) in entrambi i siti di Flumeri e Bologna. Per quanto riguarda l’assetto societario, ci comunicano che ci sono nuove, e più qualificate, manifestazioni di interesse che sono in corso di valutazione, ferma restando la continuità della permanenza transitoria da parte di Invitalia nella partecipazione azionaria. La Fim-Cisl nel rinnovare la disponibilità a seguire percorsi di relazioni industriali improntate alla partecipazione ed alla responsabilità ha ribadito la richiesta di un confronto in sede ministeriale e un focus specifico sulle problematiche specifiche dello stabilimento di Flumeri da tenersi in presenza nel sito ufitano, con la partecipazione necessaria ed indispensabile di tutto il Consiglio di Fabbrica e delle OO.SS. Territoriali”.