Vertenza Novolegno, terza notte all’addiaccio nella sala del consiglio comunale di Montefredane per alcuni degli ex lavoratori dello stabilimento di Arcella che hanno occupato la sala. Pronti ad affrontare anche il quarto giorno di protesta, nonostante l’incontro fissato per mercoledì con l’assessore regionale Antonio Marchiello e la promessa fatta dal governatore Vincenzo De Luca di un interessamento diretto della Regione per ottenere un secondo anno di cassa integrazione.
Rispetto alla partita in atto, chiara la posizione della Cgil espressa dal segretario Franco Fiordellisi: “Vogliamo il ritiro dei licenziamenti e l’avvio di un vero confronto con un tavolo specifico da convocarsi da parte del Governo, nazionale e regionale, per un piano industriale che preveda l’inserimento dello stabilimento Novolegno di Montefredane tra gli investimenti prospettati dal gruppo Fantoni ad Osoppo (Ud). Il GruppoFantoni, in questi ultimi anni, ha chiesto l’uso di ammortizzatori sociali ad Avellino, affermando che i prodotti realizzati, da riuso del legno MDF, non avevano mercato, ma adesso investe circa 30milioni di euro ad Osoppo, su linee ed impianti per lo stesso prodotto Mdf, e chiude Novolegno lasciando 117 dipendenti senza lavoro e le loro famiglie senza futuro. Tutte le istituzioni dovrebbero operare in sinergia per fermare questo scempio. Dopo 40 anni di disponibilità del territorio e dei lavoratori Fantoni scappa con la “borsa” che si è “riempito”. Questo non è libero mercato o libera scelta, è altro, ben altro per noi. Non lo accettiamo e per questo contro questo abbandono lotteremo!”.