breaking news

Avellino| Acs, Sarno (Cisal): rilanciare l’Acs per tutelare i lavoratori e rilanciare i servizi

Avellino| Acs, Sarno (Cisal): rilanciare l’Acs per tutelare i lavoratori e rilanciare i servizi

21 Novembre 2019 | by Redazione Av
Avellino| Acs, Sarno (Cisal): rilanciare l’Acs per tutelare i lavoratori e rilanciare i servizi
Lavoro e Sindacati
0

E’ necessario che si faccia definitivamente chiarezza sul futuro della municipalizzata del capoluogo Acs, avendo come priorità la tutela dei lavoratori, insieme ad una gestione efficiente e trasparente della struttura”. Ad affermarlo è Paolo Sarno, segretario generale della Cisal irpina.

E’ da anni – prosegue il dirigente del sindacato autonomo – che si discute sulla riorganizzazione dell’azienda. Sono state avanzate diverse ipotesi, non sempre condivisibili, che comunque non hanno avuto alcun riscontro effettivo. In ogni caso, riteniamo imprescindibile salvaguardare la natura pubblica dell’Acs e garantire il prosieguo delle attività remunerative, quali la gestione della sosta, che ha offerto riscontri positivi e consentito all’ente un costante e notevole flusso di incassi. Non andrebbe dimenticato che l’Azienda Città Servizi nacque con l’obiettivo di stabilizzare gli Lsu, i Lavoratori socialmente utili, in forza al Comune di Avellino, impiegandoli nell’erogazione di servizi alla città, in primis proprio quelli relativi alla mobilità, con l’istituzione della figura degli ausiliari del traffico, e con l’ambizione di modernizzare i servizi pubblici dell’amministrazione cittadina, ponendosi come orizzonte il miglioramento della qualità della vita della comunità locale”.

In definitiva – conclude Sarno – pensiamo che si debbano valorizzare ancor più le risorse di cui dispone la partecipata Acs, tenendo conto dei risultati ottenuti sul campo, anche ad esempio nella custodia dei beni del patrimonio comunale, elaborando una strategia complessiva di lungo termine ed approfondendo l’eventuale praticabilità di una piena stabilizzazione del personale. Sono invece assolutamente da respingere, per quanto ci riguarda, opzioni come la parziale o totale privatizzazione o la cessione di rami d’azienda. Strade che ci sembra siano state già escluse dall’attuale amministrazione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *