“Domani 20 agosto, CGIL, CISL e UIL firmeranno un nuovo contratto aziendale capestro con l’amministrazione Mastella. Decine di dipendenti hanno già sottoscritto la diffida proposta dalla CUB e inviata anche al Nucleo di Valutazione dei Dirigenti, all’ARAN, al Ministero della Funzione Pubblica e alla CORTE dei CONTI”. Lo rende notro il Cub, la confederazione unitaria di base.
“La delegazione di parte pubblica del Comune di Benevento ha convocato per domani i sindacati per la modifica del Contratto Integrativo Decentrato firmato ad agosto del 2018 dai rappresentanti di CGIL, CISL e UIL. Contro la bozza di accordo che prevede innanzitutto la conferma del Bando per le Progressioni Orizzontali di dicembre 2018 già bloccato a seguito dell’intervento dell’ARAN (Agenzia Negoziale della Pubblica Amministrazione) sollecitato dalla CUB (Confederazione Unitaria di Base), decine di dipendenti stanno inviando alla Segretaria Comunale, alla Giunta Comunale, al Nucleo di Valutazione dei Dirigenti, all’ARAN e alla Corte dei Conti e al Ministero della Funzione Pubblica un atto di diffida. In sintesi i sottoscrittori dell’atto preparato dagli avvocati Sarracino e Zeoli, su proposta della CUB, quasi tutti dipendenti esclusi dalla partecipazione alla selezione per le Progressioni Economiche Orizzontali, contestano il preaccordo sottoscritto dai sindacalisti della triplice sindacale il 5 giugno scorso che prevede: non rifare il Bando per le Progressioni Economiche Orizzontali 2019, considerando valido e legittimo quello del 2018, nonostante il parere ARAN, e quindi confermare il sistema di punteggi a vantaggio di coloro che hanno meno anzianità di servizio nella categoria e di coloro che lavorano part-time; confermare le valutazioni per la Performance effettuata dai Dirigenti in modo frettoloso e contraddittorio, senza le SCHEDE di GIUDIZIO del PUBBLICO; escludere, ancora una volta dalle PEO del 2019 i lavoratori collocati nelle categorie A5, B7, C5, D6; rinviare al 2020 le valutazioni per le ulteriori Progressioni Economiche con la partecipazione anche per i lavoratori delle categorie A5, B7, C5, D6 da attribuire solo al 25% degli aventi diritto, anziché il 50% come stabilito dall’art. 14 del Contratto Decentrato Integrativo firmato nel 2018 e tuttora valido, ma solo se si troveranno le risorse necessarie. Dinanzi a questa decisione che non rispetta il Contratto Nazionale, ed è contraddittoria rispetto alle decisioni assunte con il Contratto Decentrato vigente e conferma i giudizi della Performance effettuati in modo distorto anche rispetto alla Delibera di Giunta n. 163 del 18/7/2018, con l’atto di Diffida i dipendenti chiedono l’annullamento delle schede di Valutazione della Performance 2017 e 2018; l’annullamento del bando per le Progressioni Economiche Orizzontali del 21 dicembre 2018; l’annullamento del verbale di accordo del 6 giugno 2019 sulla ripartizione del Fondo Salario Accessorio 2019 tra la delegazione di Parte pubblica e sindacalisti di CGIL, CISL e UIL”.