Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec chiedono un confronto al Mise sull’evoluzione della vicenda Whirlpool rispetto all’indotto irpino. Questa la nota unitaria diffusa dalle segreterie.
Le scriventi Segreterie Nazionali Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL sono con la presente ad esprimere la più grande preoccupazione per le conseguenze che le decisioni che verranno assunte in merito al futuro della presenza della Società Whirlpool EMEA presso lo Stabilimento di Napoli potrebbero far ricadere sull’indotto.
I comuni interessati nella provincia di Avellino sono quelli di Montoro, Fiorino e S.Angelo dei Lombardi dove insistono rispettivamente gli stabilimenti delle aziende Pasell (60% di produzione Whirlpool), Cellublook (70% di produzione Whirlpool) e Scame Mediterranea (100% di produzione Whirlpool) con circa 200 lavoratori coinvolti.
La nostra preoccupazione nasce con tutta evidenza dalla annunciata intenzione della Multinazionale di chiudere lo Stabilimento napoletano e dalla prospettiva che una eventuale riconversione possa escludere l’attuale indotto. È un tema estremamente complesso che tuttavia va tenuto nella più attenta considerazione vista l’importanza che queste attività rivestono per tanti lavoratori, le loro famiglie e per un territorio di cui è nota la fragilità economica.
Per tutte queste ragioni ci aspettiamo che le specificità dell’indotto Whirlpool vengano attentamente valutate e considerate come un tutt’uno con le soluzioni da ricercare e trovare per lo Stabilimento principale. A tal fine siamo a chiedere di poter partecipare al Tavolo già avviato in merito alla vertenza Whirlpool o a un Tavolo specifico ma non separato per l’indotto. Siamo sicuri che non si farà mancare, da parte Sua e del Suo Ministero, la massima attenzione verso tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza siano essi dipendenti diretti di Whirlpool o impegnati nell’indotto.