Dopo la riunione congiunta di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulla Crisi alla Novolegno, ecco la nota diramata dalle sigle sindacali.
“I rapporti con il Gruppo Fantoni delle OO.SS. sia regionali che territoriali in varie sedi erano incentrati sulla scadenza del Contratto di Solidarietà e per scongiurare licenziamenti annunciati per 55 unità su 117 lavoratori. Sebbene le interlocuzioni non abbiano avuto alcun esito positivo vi era comunque una soluzione percorribile della proroga dell’attuale sostegno al reddito e accompagnando la sua applicazione con un piano industriale che garantisse la permanenza dell’opificio in Pianodardine con tutte le possibili uscite agevolate e anticipate legate alle nuove norme previdenziali e prevedendo investimenti sia sulla compatibilità ambientale che sul ciclo produttivo.
Il gruppo Fantoni, in risposta a queste richieste ha comunicato ufficialmente il 20 febbraio in sede di Confindustria di Avellino di voler chiudere, solo per ragioni economiche, lo stabilimento di Montefredane.
Immediata un’assemblea straordinaria con le Organizzazioni sindacali per programmare il coinvolgimento delle istituzioni e in particolare l’interessamento del prefetto Tirone e della Regione Campania nella persona dell’assessore Marchiello per aprire la vertenzialità tanto in Regione che al Mise, un sit-in poi alla prefettura di Avellino con quasi tutte le maestranze. In sede assembleare si è proclamato lo sciopero ad oltranza per la durata per tutti i 75 giorni previsti per la messa in procedura di mobilità. Lo sciopero riguarda 2 ore per ogni fine turno.
Tutte le Organizzazioni Confederali e Federative regionali e territoriali sono mobilitate non solamente per i livelli occupazionali ma per la sussistenza dell’azienda stessa in un territorio che altrimenti subirebbe un colpo devastante per ogni prospettiva futura.
Il Sindaco Tropeano di Montefredane ben deciso a difendere uno stabilimento di alto profilo, che nelle intenzioni di tutte le istituzioni dovrà continuare ad esserci anche se Fantoni non tornasse sui suoi passi, vorrà intraprendere interlocuzioni con il gruppo Fantoni. Sulla vicenda è impegnato anche il Consorzio Asi, che sta lavorando ad una variante per Pianodardine con l’obiettivo di stabilire regole chiare sull’utilizzo dell’area industriale dove la priorità dovrà tornare ad essere il lavoro.
In attesa dell’incontro al Mise, nei prossimi giorni, saranno messe in campo iniziative tese a individuare soluzioni praticabili e possibili risoluzioni. Si terrà mercoledì 27 Febbraio un’assemblea straordinaria presso lo stabilimento della Novolegno di Arcella con la partecipazione delle OO.SS. Confederali Cisl, Cgil, Uil e Ugl. Per fine settimana si terrà ancora un consiglio straordinario monotematico al Comune di Montefredane con l’invito alla partecipazione di rappresentanti politici regionali e nazionali.
Come per Montefredane si invitano i consessi provinciali e di altri comuni a riunioni e a determinazioni perché sia corale e maggiore il grido della vertenza Novolegno. Seguiranno determinazioni su altre iniziative da porre in essere”.
La nota è firmata da Carmine Piemonte (Feneal Uil), Giovanni Lo Russo (Filca Cisl), Antonio Di Capua (Fillea Cgil) e Angelo D’Onofrio (Ugl).