“‘Siamo molto preoccupati per il ritardo del Governo nella gestione della crisi industriale di Industria italiana autobus, nata dalla fusione della ex Bredamenarini di Bologna e l’Iribus di AVELLINO, e temiamo che sia il preludio di un vero e proprio “stop” alla prospettata soluzione per il suo rilancio’. Lo scrivevamo, con i colleghi parlamentari bolognesi, lo scorso 4 settembre, presentando una interpellanza al ministro Luigi Di Maio. Spiace dire che eravamo stati facili profeti: da allora si sono susseguite promesse, annunci di piani di rilancio e indiscrezioni su possibili nuovi investitori, ma nessun fatto”. Lo dice Gianluca Benamati, deputato del Pd, responsabile energia del gruppo. “La situazione e’ sull’orlo del baratro. A Bologna ci sono 160 dipendenti che non hanno certezza di avere lo stipendio. Se non ci saranno risposte immediate- aggiunge Benamati- saranno costretti a ricorrere a provvedimenti di sequestro nei confronti dell’azienda, per tutelare i loro crediti. Saremo con loro in questa cammino, ma il nostro obiettivo principale e’ quello di costruire una prospettiva industriale ad una realta’ che ha i numeri per andare avanti: vanta crediti verso la pubblica amministrazione per circa 30 milioni di euro e si e’ aggiudicata gare pubbliche per oltre 1300 autobus con ordini per circa 260 milioni di euro. Tocca al governo fare la propria parte e mantenere gli impegni presi con i lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica. Non c’e’ piu’ tempo”.