Il futuro dell’ex Irisbus sempre più avvolto nelle fitte nebbie dell’incertezza. La Fiom chiede l’intervento diretto del Ministro del Lavoro Di Maio affinchè si possa evitare il fallimento dell’azienda dopo la fumata nera seguita all’incontro di ieri al Mise nel quale è prevalso scetticismo e delusione. La Fiom parla, senza mezzi termini, di fallimento dell’incontro tra proprieta’ e governo e chiede un incontro urgente “perche’ centinaia di lavoratori stanno aspettando di sapere cosa sta accadendo” e che il ministro dello Sviluppo Economico “intervenga direttamente perche’ non abbiamo lottato per quattro anni per veder fallire la costruzione del polo pubblico di produzione di autobus eco e sicuri per i cittadini italiani”. La Fiom, come annunciato con gli altri sindacati, “in assenza di risposte che scongiurino il peggio tornera’ a Roma con i lavoratori perche’ la Presidenza del Consiglio prenda in mano la situazione. Sulla questione interviene l’ex Governatore della Regione Emilia Romagna ed ex ministro Vasco Errani. “Da tempo lavoratori, sindacati e istituzioni territoriali chiedono un serio intervento per il rilancio di una azienda che conta tra gli stabilimenti di Bologna e Avellino circa 450 dipendenti e ancora dopo mesi di incontri e rimpalli mancano risposte certe per il futuro dell’Industria Italiana Autobus. La situazione e’ molto critica e rischia di arrivare ad un punto di non ritorno e tutto questo va scongiurato. Non c’e’ piu’ tempo: il ministero convochi immediatamente il tavolo istituzionale”.