La crisi occupazionale dei 54 lavoratori Samte legati al ciclo dello stir di Casalduni che in questo momento è fermo per l’incendio dello scorso 23 agosto. A tal proposito c’è la nota della FP Cgil che rende noti gli ultimi sviluppi della vicenda.
“Nella riunione di ieri 31 agosto presso la Samte, durante la quale era presente la fp cgil si è ritenuto opportuno, solo acquisire informazioni dall’azienda, congiuntamente con le altre organizzazioni sindacali e con i lavoratori, al fine di valutare la proposta della società, circa la cassa integrazione ordinaria ed eventualmente decidere, unitariamente con le altre forze sindacali, il percorso da intraprendere in questa vertenza; nella quale ci siamo impegnati ad operare in modo confederale, nonostante le diversità che ovviamente caratterizzano ciascuna sigla , puntando alla condivisione delle scelte. Nell’incontro di lunedì con il prefetto di Benevento, chiederemo l’impegno ad horas, affinché il ripristino dell’ operativita’ dello stir, possa essere IMMEDIATO. Riteniamo l’impianto di Casalduni strategico per questo territorio. Ovviamente chiederemo la tutela occupazionali dei 54 lavoratori, che si dovrà concretizzare con il loro coinvolgimento nelle attività svolte, medio tempore, presso l’impianto. Chiederemo la celerità, anche e soprattutto, dell’avvio dei lavori di ristrutturazione che avrebbero dovuto iniziare proprio lunedì 3 settembre, in modo da rendere più efficiente l’impianto stir. Oggi come mai, riteniamo utile ripristinare al più presto il servizio, in modo efficiente, come lo è stato sempre, evitando polemiche inutili, pianificando le attività che la società Samte può svolgere con professionalità nell’interesse della collettività. I comuni in questa fase di fermo, hanno l’obbligo di pagare i 50 euro per le bonifiche delle discariche post mortem già inclusi nella tariffa, avendo già in passato usufruito del servizio permettendo in tal modo la bonifica a tutela dell’ambiente e dei cittadini del territorio. Quindi è necessario costituire l’Ato ad horas nel quale regolamento è contemplato il ristoro ambientale a settembre di ogni anno, che la regione deve versare ai territori provinciali. Immediatamente dopo l’incontro di ieri con la Dirigenza della Samte, c’è stato un incontro serrato tra i lavoratori e la rsu fp cgil – fit cisl e il coordinatore provinciale fp cgil Antonio Tizzani che responsabilmente si sono recati nei pressi dell’impianto per comunicare le informazioni acquisite come atto dovuto, in quanto la preoccupazione e i timori per il futuro occupazionale sono davvero tanti per i 54 lavoratori. Preoccupazioni che gireremo al Prefetto nella riunione di lunedì presso la prefettura di Benevento dove sarà presente per la fp cgil, anche il segretario regionale del settore Mary Manocchio.