“Il Consiglio di Amministrazione di Industria Italiana Autobus spa tenutosi in data odierna, ha deliberato – in attesa dell’assunzione di definitive determinazioni da parte del MISE – di conferire mandato ai propri legali per valutare le complessive ricadute delle dichiarazioni da ultimo rese dall’On.le Generoso Maraia e dall’On.le Sig. Ministro Luigi di Maio, anche in merito all’utilizzo del finanziamento concesso da Invitalia spa con la sottoscrizione del contratto di sviluppo per il sito di Flumeri. Quanto precede, al fine di tutelare gli interessi della Società, dei propri azionisti, dei dipendenti e degli stakeholders presso ogni competente sede”. Con questa nota i vertici di IIA hanno informato i dipendenti dell’azione legale intrapresa nei confronti del deputato irpino e del ministro del Lavoro.
Puntuale la replica di Maraia: “Attendo con serenità eventuali azioni giudiziarie da parte di Industria Italiana Autobus nei miei confronti. Qualsiasi procedimento che dovesse riguardare i fatti relativi ai finanziamenti ed aiuti pubblici a vario titolo ottenuti da Del Rosso sarà sicuramente un’occasione per accertare a tutto campo la legittimità o meno delle operazioni compiute dall’azienda negli ultimi quattro anni. Saranno le indagini della magistratura a sciogliere dubbi che ormai riguardano governo, lavoratori e parti sociali tutte. È davvero singolare che i vertici di Industria Italiana Autobus riescano a trovare con facilità i soldi per pagare avvocati, ma al contempo affermino di non riuscire a trovare quelli per pagare gli operai. Il tempo dei ricatti e delle minacce è finito. Del Rosso deve rassegnarsi a questo. Non può pensare di continuare a ricevere aiuti dallo Stato per poi produrre in Turchia. Il fatto che l’azienda invece di collaborare alzi continuamente il livello dello scontro è inaccettabile e rappresenta un ulteriore ostacolo alla soluzione di una vicenda di per sé già complessa. Il Governo è impegnato a trovare una soluzione sia per ciò che riguarda il rilancio degli stabilimenti Italiani che per la cassa integrazione in scadenza per tutelare i livelli occupazionali sia in Irpinia che a Bologna. Con o senza Del Rosso”.