Mensa al secondo giorno di attività. Al netto delle inevitabili difficoltà dei primordi il giudizio pare essere positivo, sulla qualità dei pasti e nella speranza che davvero si possa proseguire verso un futuro assai meno incerto rispetto al recente passato. Secondo Rossella Del Prete l’avvio del servizio in questo momento è prodromico al vero banco di prova che è costituito dal prossimo anno scolastico cui tutti gli attori di questa vicenda devono arrivare con l’unico obiettivo di rendere efficiente la mensa scolastica efficiente. Soddisfatto il Comune che però resta in attesa della sentenza del Tar del prossimo 7 marzo, che si esprimerà circa la obbligatorietà del servizio mensa o meno, soddisfatti i dirigenti anche se devono affrontare i problemi di organizzazione interna alle loro scuole che non sono pochi. E le lavoratrici? Soddisfatte anche loro, almeno di non essere eliminate dal gioco, eventualità che sarebbe diventata più che reale nel caso avessero seguito le indicazioni dei sindacati. Ristora Food ha dettato le regole del gioco potendo contare su propria forza lavoro, cosa che ha depotenziato e molto il tavolo negoziale di lunedi. In definitiva è valso il motto della minestra o della finestra e le lavoratrici hanno scelto la prima. I sindacati però mantengono la loro posizione. Raffaele Montuori della Fisascat Cisl
Cisl che denuncia ostracismo nei confronti delle proprie iscritte. Montuori è assai chiaro.