Da un lato l’apertura delle buste in corso d’opera per sapere quale nuova azienda si farà carico del servizio mensa, dall’altro gli strascichi del faccia a faccia di ieri tra comune e sindacati. La madre di tutte vicende è ad altissima tensione. Sul tappeto la qualità dei cibi che saranno proposti ai ragazzi, le mamme che sono preoccupate per la possibile esistenza in vita del turno pieno, i dirigenti in cerca di una unità al loro interno per affrontare la questione, i sindacati e i lavoratori che rischiano di non avere un futuro. La scelta del fornitore dovrà assecondare tutte queste esigenze. Ma è sul fronte dell’occupazione che si registrano le tensioni più forti. La Cgil rimane la sigla più intransigente nel ribadire la fedeltà al nuovo codice degli appalti che prevede l’obbligo e non l’impegno a tutelare e garantire i lavoratori già nel ciclo della produzione e che non si sposta di un millimetro dalla sua posizione rispetto a Cisl e Uil che invece seguono una linea più morbida e che si sostanzia nella esigenza di far partire il servizio e poi avviare le trattative sindacali. Antonio Compare della Cisl
La Cgil parte da un diverso punto di vista. Rosita Galdiero attacca l’Amministrazuione e Mastella accusandoli di non tenere fede agli impegni presi al tavolo di confronto che si aprì a Palazzo Mosti qualche settimana fa.