Il confronto tra le parti sociali e Trotta Mobility entra nella sua fase più acuta. Dopo il mezzo flop della riunione di ieri l’altro in prefettura nel corso della quale l’azienda aveva tracciato le attuali criticità lo stato di agitazione era stato paventato sin da subito ma ora è ufficiale. I sindacati del trasporto pubblico hanno proclamato un’astensione dal lavoro di quattro ore per il 26 agosto prossimo, dalle 17,30 alle 21,30, per quanto riguarda il personale viaggiante, per quattro ore e fino a fine turno per i dipendenti dell’officina, gli amministrativi, mobilità e pulizie.
Cgil Cisl e Uil assicurano che verranno garantiti i servizi rientranti nelle fasce di garanzia, così come concordate con l’azienda. Cgil, Cisl e Uil lamentano la mancata erogazione delle due mensilità di giugno e luglio e della quattordicesima ma sono pronti alla revoca nel momento in cui l’azienda assolverà ai suoi impegni e cioè sbloccare la situazione entro Ferragosto. Trotta Mobility parla di “problemi burocratici” risolvibili in poco tempo. In realtà si tratta del mancato riconoscimento da parte dell’Inps del Durc, il documento unico di regolarità contributiva, in assenza del quale o in regime di non regolarità l’ente di previdenza non autorizza il via libera ai pagamenti. Il Comune attende il disco verde per provvedere ai pagamenti ma è escluso che possa anticipare il versamento per via dell’assoluta mancanza di liquidità. E tuttavia, non sembra essere questa l’unica occasione in cui Trotta appare in difficoltà col Durc e quindi con i pagamenti. E’ di ieri la notizia della decisione del Comune di Potenza di lanciare un ultimatum a Trotta Mobility e cioè di liquidare entro quindici giorni le spettanze arretrate. In caso contrario sarà il comune del capoluogo lucano a provvedere direttamente. Un caso parallelo che non depone a favore dell’azienda e che apre spaccati assai poco rassicuranti a Benevento. 
