Le parti sindacali, ricevute dal giudice Monteleone, hanno discusso sui crediti che i dipendenti da mesi vantano nei confronti dell’azienda soprattutto all’indomani dei 615mila euro che l’Asl ha erogato alla società lo scorso dicembre.
“Con le somme accantonate – spiegano i sindacalisti – si provvederà ad approntare un piano di riduzione dei crediti maturati dai lavoratori subordinati”. Questo significa che se il piano di concordato preventivo dovesse essere ammesso prima, la società avrebbe circa un anno di tempo per armonizzare i costi.
“In caso di fallimento – fanno sapere le parti sociali – il giudice fallimentare ha garantito una gestione del Cmr volto alla tutela e alla salvaguardia del salario e dei livelli occupazionali a vantaggio, soprattutto, degli alti standard qualitativi dei servizi erogati alla collettività per circa due anni”.
Intanto il sit-in di protesta del prossimo 16 gennaio è stato annullato.