Si è chiuso il lungo braccio di ferro tra la Cgil e le aziende Vima ed MD di Airola. Il sindacato ottiene le condizioni poste, vale a dire il reintegro immediato e non negoziabile del dipendente sospeso della MD e che rischiava il licenziamento mentre per il rappresentante RSA della Vima non c’è stato accordo e si andrà per vie legali. In ogni modo vince il Lavoro e il coraggio dei quattro operai iscritti alla Cgil saliti sul tetto, alle 6 di lunedi mattina, disposti a tutto pur di non cedere alle vessazioni di un’azienda che neppure Confindustria ha più voluto tra le sue fila e alludiamo alla Vima. Piazza Colonna, da noi contattata, ha infatti dichiarato che quell’azienda non faceva più parte del novero confindustriale proprio a causa dei comportamenti denunciati dalla Cgil e che andavano dallo straordinario in cassa integrazione al pagamento in nero attraverso buoni carburante insieme ad una lunga serie di inadempienze. La soluzione della crisi intorno alle 21 quando c’è stato il passo indietro di MD e la successiva revoca del licenziamento. I quattro temerari sono scesi dal tetto dove hanno rischiato l’ipotermia per i rigori del freddo cui erano soggetti ed hanno potuto, con spirito di certo più sereno, fare ritorno alle proprie case. Una due giorni intensa ma Rosita Galdiero non abbassa la guardia. ” Ora ci si può sedere attorno ad un tavolo e negoziare la uniformità di trattamento degli iscritti al nostro sindacato”, dice il segretario sannita della Cgil, ” e non tollereremo ulteriori attacchi alla nostra sigla”. Galdiero esalta l’intervento di Prefettura, Digos, Carabinieri e Vigli del Fuoco, che hanno contribuito alla felice soluzione della vicenda.