L’intelligenza artificiale è entrata a pieno titolo anche nel mondo dell’informazione, saperla comprendere diventa una necessità più che una scelta. È proprio da questa consapevolezza che nasce il corso “AI e mass media. È possibile una sopravvivenza intelligente?” ospitato oggi presso la sede dell’agenzia di comunicazione Diamante ad Airola.
All’incontro sono intevenuti:Pasquale Napolitano – Founder Diamante, Ottavio Lucarelli – Presidente Ordine dei Giornalisti della Campania, Maria Gabriella Fuccio – Direttore Realtà Sannita, Antonella Oliviero – Direttore LabTV, Marco Borrillo – Il Mattino.
L’evento ha riscosso notevole successo tra i giornalisti presenti in sala, con uno scambio di opinioni e commenti che hanno dato vita ad un dibattito partecipato e vivace.
In un momento storico in cui il confine tra persone e androidi è sempre più sottile, la vera sfida per chi fa informazione resta quella di rimanere autorevole, competente e soprattutto umano.
Usare l’Intelligenza artificiale come supporto alle attività giornalistiche,come la correzione di un testo, può portare sicuramente dei vantaggi in termini di “tempo” visto che la velocità imperante sulle piattaforme impone una consegna sempre più rapida delle notizie, ma nessuno, se ama davvero questo mestiere, dovrebbe affidare totalmente all’intelligenza artificiale la storia che si appresta a raccontare, fosse anche solo per una sana questione di narcisismo giornalistico.
Gli scenari futuri per l’informazione non sono poi così drammatici, questo è venuto fuori al netto dell’incontro, che ha spaziato dalle tecniche di verifica automatica delle fonti, all’uso di algoritmi per ottimizzare la scrittura e la diffusione delle notizie. Il corso che ha offerto spunti di riflessione importanti e urgenti per il giornalista di oggi, ha messo al centro l’idea che la macchina non sostituisce, ma potenzia, che l’intelligenza artificiale può liberare tempo e risorse, permettendoci di concentrarci su ciò che davvero conta: la qualità dell’informazione.