A Palazzo Paolo V di scena l’Appia, la Regina Viarum, l’altro grande tassello Unesco che arricchisce e inorgoglisce la città di Benevento. In coabitazione con tutte le altre città attraversate dall’arteria più importante del sistema viario romano, essa rappresenta, come ha ricordato Antonella Tartaglia Polcini, una vera e propria impresa per la capacità di costruire una candidatura monstre, vista l’ampiezza del “monumento”.
“Appia: la polvere nella storia” è il titolo dell’evento che si è celebrato stamattina, un momento diu riflessione e di valutazione che si inquadra in una serie di eventi analoghi che hanno come tema il rapporto tra le metodologie scientifiche e la comprensione, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico.
E come si diceva Benevento è sugli scudi e non solo perchè è attraversata dalla Via Appia ma anche perchè sarà sede del laboratorio per il restauro di quelle vestigia ritrovate lungo l’asse dell’Alta Cacacità, una conferma che arriva direttamente dal Soprintendente per i Beni Archeologici e Pesaggistici di Caserta e Benevento Mariano Nuzzo in base anche all’accordo sottoscritton con Ferrovie dello Stato e col Comune di Benevento nello scorso mese di dicembre a Palazzo Mosti.