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Fp Cgil Benevento: diffida al Direttore della Casa di Cura Gepos per la riduzione unilaterale dell’orario di lavoro

Fp Cgil Benevento: diffida al Direttore della Casa di Cura Gepos per la riduzione unilaterale dell’orario di lavoro

4 Febbraio 2025 | by Redazione Bn
Fp Cgil Benevento: diffida al Direttore della Casa di Cura Gepos per la riduzione unilaterale dell’orario di lavoro
Attualità
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La FP CGIL di Benevento ha ricevuto numerose segnalazioni riguardanti l’operato del neo Direttore Generale della Casa di Cura Gepos, Dott. Pinto. Secondo quanto riportato, il Direttore avrebbe avviato azioni unilaterali per imporre una riduzione dell’orario di lavoro settimanale ai dipendenti amministrativi, senza il confronto con le rappresentanze sindacali. Questa procedura, se confermata, risulterebbe illegittima e in contrasto con le normative sui diritti dei lavoratori, che garantiscono il dialogo e la partecipazione delle parti sociali in ogni decisione aziendale. La FP CGIL diffida il Direttore dall’intraprendere tali iniziative e si rende disponibile a un confronto serio e trasparente per tutelare i diritti di tutti i lavoratori, evitando che tali misure si estendano al personale sanitario:

Di seguito la nota stampa di Pompeo Taddeo FP Cgil Bn:

”Pervengono a codesta Organizzazione Sindacale numerose segnalazioni relative all’ operato del neo Direttore Generale della Casa di Cura Gepos di Telese Terme, Dott. Pinto, il quale sembrerebbe aver assunto l’ impegno di falcidiare in totale autonomia i diritti e le norme contrattuali, faticosamente resi operativi in anni di confronto sindacale all’ interno dell’ Azienda.

Tale riprovevole, oltre che illegittimo modus operandi, parrebbe sostanziarsi nell’ invito intuitu personae a far accettare ai singoli lavoratori, per ora solo il personale amministrativo, una significativa riduzione dell’ orario di lavoro settimanale; una procedura (ove corroborata dai fatti) degna della più bieca e banale misconoscenza delle regole base dei rapporti industriali, che la legge disciplina, promuove e garantisce in ogni fase del percorso di vita di tutte le entità produttive ed economiche comunque denominate, e dove le crisi aziendali, così come ogni misura relativa al personale, anziché porre il lavoratore dipendente in una inerte posizione di soggezione, apre al confronto con la parte sindacale al fine di analizzare al meglio le situazioni, cercando soluzioni alternative al ritocco delle posizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, spesso monoreddito e favorendo la ricerca di diverse altre soluzioni di ottimizzazione delle risorse economiche, consentendo una paritaria partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali che li riguardano, senza lo spauracchio di autoritarie, ma tutt’ altro che autorevoli, né autorizzate, azioni dirette nei confronti di chi, nella stessa Azienda, ha apportato il proprio contributo professionale per una parte considerevole della propria esistenza.

Diffidiamo pertanto il neo Direttore dall’ intraprendere tali singolari iniziative, prestando sin da ora la nostra disponibilità ad un confronto serio e trasparente tra le parti, al fine di scongiurare l’ estensione di tale nefasta opera al restante personale sanitario.”

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