“Dopo la Torre dell’Orologio, il palazzo della Dogana rappresenta il simbolo più luminoso, il segno maggiormente identitario della nostra città
Un tempo, quella che oggi prende il nome di piazza Giovanni Amendola, si chiamava piazza Centrale
Centrale rispetto alla vita sociale e culturale di Avellino. Centrale rispetto ai traffici commerciali. Centrale rispetto al ruolo che Avellino ricopriva al tempo dei Caracciolo
E in questa agorà vitale e pulsante, la Dogana disegnata dal Fanzago, archistar del suo tempo, rappresentava la Wall Street del grano. Qui si definiva il prezzo di un mercato che si estendeva da Napoli alla Puglia
Per questo attorno al restauro filologico di questo straordinario monumento, firmato dall’architetto Giovanni Multari e dal suo studio, attorno al progetto della Nuova Dogana può e deve orbitare il rilancio del centro storico e con esso della città intera
Questa mattina apriamo per la prima volta le porte di un cantiere come quello della Dogana all’Ordine degli Architetti. Vogliamo che tutti, per le proprie competenze, possano concorrere a questo rinascimento collettivo
Oggi è un bel giorno per iniziare a scrivere una nuova pagina di storia per Avellino e la sua comunità.” Così il sindaco di Avellino Nargi sui social.