MENU

breaking news

Consulta  boccia il referendum sull’autonomia. Legge torna in Parlamento

Consulta boccia il referendum sull’autonomia. Legge torna in Parlamento

21 Gennaio 2025 | by Enzo Colarusso
Consulta  boccia il referendum sull’autonomia. Legge torna in Parlamento
Attualità
0

E la Lega esulta. La Consulta boccia il referendum abrogativo sull’Autonomia differenziata delle Regioni e il destra-centro che governa il Paese incassa e i tre partiti si ritrovano la strada più spianata nei rispettivi obiettivi programmatici: separazione delle carriere dei giudici per Forza Italia, l’autonomia differenziata per la Lega e il premierato dei Fratelli d’Italia.  Una sentenza dunque particolarmente attesa che ferma le aspettative dell’opposizione

che  chiedeva di eliminare interamente la norma approvata a giugno dal Parlamento, che definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Gli undici giudici della Corte hanno rilevato la nebulosità dell’oggetto e della finalità del quesito che pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”.

Per la Consulta “il referendum verrebbe ad avere una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata”: ciò “non può essere oggetto di referendum abrogativo, ma solo eventualmente di una revisione costituzionale”, spiega la Corte, che si era già espressa il mese scorso in merito alla stessa legge sottolineando, ai fini di compatibilità costituzionali, la necessità di correzioni su sette profili della stessa legge: dai Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle aliquote sui tributi.

La legge Calderoli aveva spaccato i governatori fin dalla sua promulgazione sei mesi fa, tanto che quattro Regioni guidate dal centrosinistra avevano sollevato le questioni di legittimità di fronte alla Corte. Lo scorso dicembre la CONSULTA, nelle motivazioni della sentenza 192, ha quindi specificato che ci sono alcune materie – dall’energia ai trasporti, passando per la scuola – che non vanno trasferite alla competenza dei territori. Per questo l’Autonomia differenziata subirà comunque una decisa revisione in Parlamento, così come suggerito dalla stessa Corte.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *