“I sanniti dell’Associazione culturale Togo Bozzi stanno osservando i soliti giri di valzer dei campani rispetto alla costituzione del Parco Nazionale del Matese. Detti atteggiamenti, purtroppo, rischiano di minare il lavoro scientifico prodotto dagli organi tecnici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Troppi falsi matesini a caccia di poltrone.
Diversamente rimarrebbe la soluzione del
#Parco #Nazionale #dell‘
#Appennino #Sannita.
#Contro #ogni #forma #di #campanilismo – Pertanto, il recente dispositivo, emesso dai giudici, ha concesso, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, non più di 180 giorni per attuare le concrete misure di perimetrazione e salvaguardia, predisponendo, in caso di ulteriore inadempienza, il commissariamento dell’intero procedimento.
Si tratterebbe, in effetti, di un’eventualità remota, ma non imprevedibile, anche perché affiorano, sempre di più, i particolarismi politici legati alla gestione del Parco regionale campano nell’area di Piedimonte Matese.
Da ciò, l’esigenza di promuovere, sin dalle prossime settimane, un tavolo di confronto trasparente e plurale, capace di rispettare sia le perimetrazioni tecnico-scientifiche prodotte dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), sia le legittime richieste pervenute dagli Enti locali in piena conformità con quanto previsto dalle disposizioni normative nazionali e comunitarie, anche per scongiurare ogni forma di resistenza legale da parte delle Istituzioni coinvolte.
Diversamente, rimarrebbe sul tappeto la proposta diretta a perseguire la costituzione di un grande Parco Nazionale dell’Appennino, con la conseguente valorizzazione dei territori ricadenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e degli affini versanti del Matese sannita, evitando così di intaccare il preesistente Parco regionale campano.”