Il report Pendolaria 2025 di Legambiente ha evidenziato numerose criticità nel trasporto ferroviario campano, con particolari problematiche per le città di Benevento e Avellino. Nonostante l’implementazione di nuovi treni e un aumento dei finanziamenti regionali, la situazione resta difficile per i pendolari. In particolare, la linea Avellino-Benevento è stata segnalata tra le peggiori d’Italia: Avellino, che da anni è priva di un collegamento ferroviario attivo con altre città, subisce gravi ritardi nei lavori di elettrificazione e una totale carenza di collegamenti ferroviari diretti. La stazione di Avellino, ricostruita dopo il terremoto del 1980, resta un luogo fantasma, mentre i collegamenti su gomma verso Benevento e Caserta sono insufficienti e poco frequenti.
In Campania, i treni circolanti hanno un’età media di 19,6 anni, ben oltre la media nazionale, con gravi disuguaglianze tra i gestori di Trenitalia e EAV. Il report sottolinea la necessità di maggiore attenzione delle Regioni sul trasporto pubblico, con un incremento degli stanziamenti e un miglioramento delle frequenze. In particolare, Legambiente chiede di moltiplicare le corse su ferro e di garantire un servizio più accessibile e sostenibile, soprattutto nelle aree interne.
La situazione della Circumvesuviana, con la linea di Sorrento favorita rispetto alle altre, è un altro esempio di disuguaglianza nei servizi ferroviari.
L’inadeguato numero di treni e la scarsa qualità del servizio spingono i pendolari verso il mezzo privato, aumentando smog e congestione nelle città.
Le criticità, se non affrontate, rischiano di compromettere ulteriormente la qualità della vita dei cittadini e di ostacolare lo sviluppo della mobilità sostenibile in Campania.