I monitoraggi faunistici della Lipu beneventana hanno evidenziato negli ultimi giorni la presenza nel territorio sannita di un uccello che non era stato segnalato in precedenza, si tratta dell’Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus), avvistato da una biologa, volontaria della Lipu, lungo il fiume Sabato in pieno centro urbano a Benevento. Questa è una specie aliena visto che è originaria dell’Africa e in passato, quando viveva sulle sponde del Nilo (in Egitto è scomparso, mentre è presente nell’Africa subsahariana), era venerato dagli antichi Egizi come animale sacro al dio Thot che veniva rappresentato anche con la testa di un ibis; Thot era la divinità della sapienza ed essendo il protettore degli scribi era anche il dio della scrittura attraverso la quale si tramanda la conoscenza umana.
Questa osservazione naturalistica rafforza il legame culturale di Benevento con l’Egitto e in particolare con la civiltà degli antichi Egizi, infatti, come è risaputo, a Benevento nel periodo imperiale romano era praticato il culto di Iside, dea egizia della guarigione e della fertilità, quindi della vita, la quale veniva veverata in uno o più templi, i cui elementi architettonici e scultorei si possono osservare nel centro storico, spesso incastonati nelle mura degli edifici di origine medievale, ma sono anche conservati nel Museo del Sannio.
L’Ibis sacro è un grande uccello con piumaggio bianco che assomiglia un po’ ad un airone, ma con il capo nero e il becco curvo, è presente da alcuni decenni nell’Italia del Nord per via di fughe da giardini zoologici o altre strutture faunistiche. A questo proposito la Lipu del Sannio Beneventano ha contattato un esperto ornitologo, il dott. Rosario Balestrieri, che lavora presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, presidente dell’Associazione di Tutela Ambientale “Ardea” e consigliere del CISO – Centro Italiano Studi Ornitologici –, il quale ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Si tratta di una specie aliena molto diffusa in Italia settentrionale, ma presente anche in molti paesi europei; varie osservazioni la indicano pure in Italia meridionale, dove però non ci sono grandi numeri. Di recente, da alcune settimane, un grande numero di individui viene segnalato in Campania, soprattutto nel Vallo di Diano e in provincia di Caserta, nell’area litoranea, ma anche in Calabria e in Puglia. Ciò fa pensare che questi individui alieni che caratterizzano le Regioni più a nord della Penisola, a causa dell’inverno stiano migrando verso sud, disegnando quindi una migrazione che non c’era prima, visto che questa specie è appunto aliena.”
Le parole dell’ornitologo Balestrieri fanno intuire il pericolo della diffusione di questa specie aliena che potrebbe andare ad occupare la nicchia ecologica di qualche altra specie autoctona di uccello provocandone la sparizione. I timori aumentano se consideriamo che questa non è l’unica specie aliena presente nel Sannio Beneventano, infatti la Sezione Lipu di Benevento ha individuato e dato notizia già nel 2017 della presenza, lungo il fiume Calore tra il Cimitero di Benevento e il quartiere Ponticelli, del Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri), un pappagallo originario dell’Africa e dell’Asia, mentre alla fine dell’estate del 2019 aveva segnalato la presenza dell’Oca egiziana, detta anche del Nilo, (Alopochen aegyptiaca), sempre lungo il fiume Calore a Benevento.