Si è riunito ieri mattina a Napoli il direttivo regionale campano dell’ANPCI, l’associazione nazionale che raggruppa i comuni italiani con popolazione fino a 5.000 abitanti, per la ricomposizione dello stesso ed il tradizionale scambio di auguri natalizi. Alla luce delle ultime tornate elettorali per le amministrative e della acquisizione di ulteriori disponibilità ad impegnarsi nelle attività dell’associazione, è stata rideterminata la composizione del direttivo stesso, che per il 2025 sarà ancora presieduto da Zaccaria Spina, confermato dal presidente nazionale Franca Biglio. Il nuovo direttivo è composto dai seguenti amministratori:
Alfredo Rosalba, sindaco di Casola di Napoli (NA)
Michele Siravo, sindaco di Atrani (SA)
Giovanni Milo, sindaco di Furore (SA)
Giuseppe Caso, sindaco di Romagnano al Monte (SA)
Luigi Mansi, assessore di Scala (SA)
Silvio Vendettuoli, sindaco di Ciorlano (CE)
Giuseppe Di Cerbo, sindaco di Baia e Latina (CE)
Antonio Montoro, sindaco di Fontegreca (CE)
Pasquale Perrone, assessore di San Pietro Infine (CE)
Emilio Salvatore, sindaco di Casalbore (AV)
Giuseppe Moriello, sindaco di San Nicola Baronia (AV)
Nicola Norcia, sindaco di Greci (AV)
Fabio Della Marra Scarpone, sindaco di Savignano Irpino (AV)
Angelo Marino, sindaco di San Marco dei Cavoti (BN)
Armando Rocco, sindaco di Calvi (BN)
Giuseppe Addabbo, sindaco di Molinara (BN)
Salvatore Mazzone, sindaco di Pietrelcina (BN)
Andrea Giallonardo, sindaco di Castelfranco in Miscano (BN)
La nomina dei componenti è stata ratificata all’unanimità dei presenti che hanno anche inteso ringraziare il presidente nazionale Franca Biglio per l’impegno ed i risultati raggiunti. “E’ stato altresì deciso – spiega il presidente Spina unitamente al vice-presidente nazionale Arturo Manera – di aggiornare la nostra piattaforma rivendicativa da sottoporre ai vari livelli regionali e nazionali a seconda delle competenze, consapevoli del fatto che soprattutto sul piano nazionale, sono in corso o imminenti, dibattiti destinati ad avere effetti molto impattanti sul sistema delle autonomie locali”.
“All’ordine del giorno dell’agenda governativa infatti, ci sono la rivisitazione del TUEL, il Testo Unico degli Enti Locali, la riforma delle province, dal sistema elettorale alle funzioni, passando per ruolo e competenze, e ancora – incalza Spina – il Disegno di legge sulla montagna che è stato presentato ma a nostro avviso bisogna apportare alcuni correttivi”.
“Sul piano regionale invece – conclude – si ravvisa la necessità di rivedere alcuni enti locali tipo le comunità montane, ma ci sono delle rivendicazioni in tema di urbanistica, ambiente, ed energia, prevedendo degli interventi normativi e legislativi, cioè provvedimenti che vadano incontro alle esigenze degli enti di minori dimensioni”.