La crisi idrica che attanaglia Irpinia e Sannio non sembra voler volgere al termine. Anzi, paradossalmente, pare proprio che sia destinata ad incalzare ancor di più i cittadini delle due province nonostante il periodo dell’anno. Neanche il prossimo arrivo dell’inverno sembra poter bloccare quella che è diventata ormai una crisi strutturale.
Al calo delle portate sorgentizie, infatti, si aggiungono la scarsità di precipitazioni ancora oggi e una percentuale di dispersione idrica di circa il 60%, con una serie di perdite pregresse che non sono state ancora riparate e che complicano l’approvvigionamento della risorsa. E così si va avanti con le interruzioni del servizio disposte dall’Alto Calore, alimentate dalle continue rotture delle condotte che da giugno generano disagi per le popolazioni irpine e sannite.
Questa sera alle 22 e fino alle 6 di domani mattina rubinetti a secco in ben 25 comuni dell’avellinese, compreso il capoluogo, nell’area tra Largo Castello e via Pianodardine. Gli altri centri interessati sono Gesualdo, Sant’Angelo dei Lombardi, Montella, Montemarano, Nusco, Torella dei Lombardi, Taurasi, Lioni, Frigento, Sturno, Villamaina, San Mango sul Calore, Prata P.U., Pratola Serra, Montemiletto, Santa Paolina, Altavilla Irpina (serbatoio Catena), Montefredane (serbatoio Arcella), Aiello del Sabato, Cesinali, Contrada, Forino, Quindici e San Michele di Serino.
