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Benevento Città Verde e la questione degli alberi in città

Benevento Città Verde e la questione degli alberi in città

25 Novembre 2024 | by Enzo Colarusso
Benevento Città Verde e la questione degli alberi in città
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Il Presidente onorario del movimento “Benevento Città Verde”, l’ingegnere Carmine De Gennaro, ritorna sulla questione deli alberi in città partendo da Viale degli Atlantici ed enucleando tutta una serei di criticità in questo freddo abbrivio di inverno.

“La cura del verde dopo qualche giorno di maltempo e di allerta meteo, a Benevento torna il sole. E i giovani tornano a scuola. Stiamo vivendo gli anni del cambio climatico con il moltiplicarsi sempre più frequente di eventi meteo estremi e tragici. Basta aprire la tv e seguire un telegiornale per rendersi conto che ogni angolo del mondo può essere quotidianamente coinvolto da inquietanti fenomeni disastrosi e luttuosi di una natura profondamente impazzita e devastata da irresponsabili attività umane.

Benevento ha avuto un’anticipazione dei guasti prodotti dal clima e dalla natura in questi anni difficili con l’alluvione del 2015.Il territorio di Benevento e del Sannio è perfettamente inserito nel sistema mondiale di rischio di calamità naturali. La parola d’ordine è eliminare o quantomeno mitigare rischi e pericoli con una lodevole e necessaria azione di tutela e messa in sicurezza del territorio. A Benevento è stato appena concluso un insieme di controlli sulla stabilità e sullo stato di salute dei pini.

E’ un’iniziativa lodevole dell’Amministrazione comunale e i controlli alla stabilità delle piante non sono mai troppo pochi. Ma i controlli periodici del verde in città andrebbero estesi a tutte le essenze arboree di medio e alto fusto. Nell’estate di due anni fa, era il 2022, dopo una spesa per controlli di miglia di euro fatti ai pinus pinea del viale degli Atlantici e di altre vie della città, nella vicinissima via Meomartini, all’improvviso, cadeva inesorabilmente a terra una maestosa quercia che non provocò fortunatamente danni a persone ma danneggiò l’ingresso di un vicino supermercato.

Era un giorno di luglio, ci si accingeva a iniziare le cure endoterapiche dei pini del vicino viale alberato degli Atlantici, era un giorno calmo e tranquillo ma faceva un forte caldo. Un colpo di calore allora? Nessun fenomeno estremo in corso, ma la quercia in questione non era mai stata sottoposta precedentemente a controllo di stabilità allora e come anche tutt’oggi capita per quasi tutti gli alberi di medio e alto fusto esistenti in città. A Benevento è di moda una narrazione dura a morire.

Basta un refolo di vento, i pini, solo i pini, vengono immediatamente additati come pericolo pubblico numero uno, talvolta si chiudono anche le scuole come è successo ieri e si attivano esclusivi controlli che non coinvolgono tutto il verde della città. Si fanno anche prove strumentali che simulano effetti sui pini di venti a 120 chilometri all’ora. La città di Benevento è ubicata in basso dove si accumula purtroppo anche l’aria “pesante e cattiva” dei territori vicini fatti di colline e montagne con centri abitati e altro che assicurano una barriera di protezione dal vento forte ma non possono eliminare le raffiche ventose altrettanto pericolose.

Qualche tempo fa, gli stessi miasmi prodotti e provenienti dall’insediamento industriale di Ponte Valentino facevano fatica a risalire il territorio circostante per poi disperdersi ma si riversano nella vicina città alla stessa quota bassa del fiume Calore. Il vento da noi non puo’ prendere quindi particolare velocità come avviene sulle coste di fronte al mare e su territori interni“ aperti e piatti” come in Pianura Padana e Tavoliere delle Puglie e gli stessi edifici della città fungono da barriera di protezione che mitigano la velocità media del vento ma non i colpi d’aria o raffiche improvvise a danno della stabilità delle piante di medio e alto fusto.

La lunga storia quasi centenaria dei pinus pinea di Benevento fornisce un eloquente quadro di sicurezza allargato a molti decenni. I pinus pinea del viale degli Atlantici piantumati , cresciuti e irrobustiti in un’oasi ideale di quasi campagna per vari decenni su un terreno molto indicato per tali essenze arboree non hanno creato nel corso della loro vita criticità dovute a crolli o cedimenti ; laddove è stato necessario per ragione di ammaloramento dei pini si è proceduto con l’abbattimento degli alberi malati.

Alberi che curati a tempo con necessaria spesa potevano in larghissimo numero essere risparmiati evitandone il taglio. Ovviamente il cambiamento climatico in corso potrebbe portare nel futuro in città e su tutto il territorio fortissimo vento e raffiche violente, trombe d’aria, tornado, cataclismi, intensi temporali e uragani, terremoti, eccetera, eccetera e non credo che in quel caso gli elementi di rischio per persone o cose sarebbero rappresentati solo dalla presenza di pini. Come è successo nelle ultime ore può cadere altro e possono cadere alberi di medio e altro fusto diversi dai pini a causa dell’evidente omissione di controlli periodici e non come purtroppo accade da sempre sul territorio beneventano.

Come è facile immaginare, con il suddetto possibile evento climatico estremo, verrebbe giù un bel pò di roba a partire dalle case…. A Benevento, anche nel caso in cui le leggi lo consentissero, nessuno si sognerebbe di installare una pala eolica per mancanza di materia prima: un vento medio sufficientemente intenso. I pinus pinea hanno una vita media se sani e o curati di circa 250 anni. In presenza di aggressioni per lo più causate dall’uomo e da parassiti tale vita media si può anche dimezzare.

I pini più datati del viale degli Atlantici come precisato prima hanno una novantina di anni. Non stanno tutti in salute, si, ma si controlli su tutto verde del territorio con prove di trazione l’effetto ribaltante di un il vento comunque storicamente scarso a Benevento. Però va controllato puntualmente e periodicamente lo stato di salute degli alberi legato a attacchi di parassiti e attacchi… dell’uomo legati a allargamento di pavimentazioni, creazione di servizi con scavi a ridosso delle radici arboree… Tutti i pinus pinea della città compresi quelli della strada che porta al Cimitero sono stati attaccati da tempo massivamente dal parassita Cocciniglia Tartaruga e quasi massivamente sono stati sottoposti a cure endoterapiche mediante iniezioni alla base dei tronchi con il potente medicinale Vargas.

Detta cura fu effettuata e completata nel settembre 2022. Per l’efficacia del trattamento sanitario, essa andava ripetuta e rinnovata entro 24 mesi, come si fa per gli antibiotici e altri importanti medicinali. Ebbene, siamo a fine novembre e i 24 mesi sono passati. Che succede? Ora si fanno giustamente nuovi controlli ai pini da estendere però a tutte le essenze arboree presenti in città ma resta di vitale importanza ripetere ciclicamente e con i tempi indicati la cura ai pini. Il problema dei pini in città è la Cocciniglia Tartaruga che va combattuta con cure cicliche appropriate.

L’anno scorso l’Amministrazione comunale ebbe il merito per la prima volta di segnalare alla Regione Campania tre alberi ora iscritti al patrimonio degli alberi monumentali; fece una omissione nel non segnalare le alberate dei pini del viale degli Atlantici per l’attribuzione della monumentalità. Di monumenti come filari di insieme si tratta. Anche se il viale oggi appare un po’ spelacchiato con la presenza di alberi sontuosi e grandiosi e con alberelli della stessa specie messi al loro fianco e nessuno oggi si sognerebbe di piantumare in piena città pinus pinea per radici e altro.

Dopo i controlli ( da estendere a tutto il verde cittadino) l’Amministrazione comunale vada avanti tempestivamente con le vitali e necessarie cure agli alberi ripristinando al volo la tempistica indicata per la terapia! Si assicuri l’intervento sanitario sul verde immediato con necessari cicli di cura periodici imposti dalle indicazioni scientifiche per la salvaguardia della salute delle piante mantenendo alto lo standard di sicurezza della nostra città!”

 

 

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