83 sì, 47 no e un astenuto. Questo l’esito delle votazioni che hanno portato all’approvazione della riforma del Codice della Strada mercoledì 20 novembre, presso il Senato della Repubblica, dopo il via libera della Camera dei Deputati.
Tra i principali punti della riforma, spiccano: multe più severe per chi si distrae alla guida, in particolare per l’utilizzo del cellulare, misure rigide contro la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, autovelox più riconoscibili: il segnale di preavviso dovrà essere posizionato ad almeno un chilometro dal dispositivo. I neopatentati potranno guidare vetture di potenza superiore ai 75 kW solo dopo tre anni dal conseguimento della patente, per gli Scooter 125 via libera su autostrade e strade extraurbane, ma solo per conducenti maggiorenni, per i monopattini elettrici scatta l’ obbligo di targa, assicurazione e casco e l’ abbandono di animali sarà considerato reato, punibile con reclusione fino a sette anni.
Le specifiche al link https://www.quotidiano.net/cronaca/sch-nuovo-codice-strada-2024-quando-entra-in-vigore-hdgv3kb4/multe-piu-salate-e-quando-scatta-la-sospensione-della-patente ).
La riforma ha trovato l’appoggio delle principali associazioni per la sicurezza stradale. Biagio Ciaramella, portavoce delle organizzazioni A.M.C.V.S. Odv, A.U.F.V. Odv e A.I.F.V.S. ODV, ha espresso soddisfazione per l’approvazione: “Siamo d’accordo per l’approvazione del nuovo codice della strada, soprattutto perché era ormai obsoleto e fermo al 1992, ovvero 32 anni fa. Ci chiediamo come mai i governi precedenti all’attuale, non siano intervenuti in tal senso in modo significativo. Chi ha criticato il nuovo codice della strada perché non ha proposto soluzioni in tutti questi anni? Non ci interessa la politica, ma la sicurezza sulle strade. Auspichiamo ci siano dei controlli seri per attuare le regole stabilite dal nuovo codice della strada e non si tratti semplicemente di fumo destinato a svanire”
Ciaramella ha posto l’accento su alcune problematiche ancora irrisolte, come l’uso poco diffuso del casco e delle cinture in alcune aree del Paese, e ha ricordato l’importanza di reinvestire gli introiti delle multe, come previsto dall’articolo 208, per migliorare la sicurezza sulle strade. Ha inoltre lanciato un appello al Ministro Carlo Nordio per eliminare i riti abbreviati e i patteggiamenti nei processi legati agli incidenti stradali, così da garantire maggiore giustizia alle vittime.