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Gesesa: “Fermate i truffatori. Nessun controllo domiciliare da parte nostra”

Gesesa: “Fermate i truffatori. Nessun controllo domiciliare da parte nostra”

8 Novembre 2024 | by Redazione Bn
Gesesa: “Fermate i truffatori. Nessun controllo domiciliare da parte nostra”
Attualità
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In merito alla vicenda che ha recentemente coinvolto una donna di Benevento, raggirata da un finto dipendente della società di fornitura dell’acqua, Gesesa, la partecipata del Comune di Benevento, esprime incredulità e disappunto per quanto accaduto.

L’azienda sottolinea che nessun dipendente di Gesesa è mai autorizzato a presentarsi a casa dei cittadini per effettuare controlli sull’acqua. Pertanto, invita tutti i cittadini a non aprire la porta a chi si presenta come dipendente Gesesa senza una valida ragione e a non consentire l’ingresso in casa di chiunque non sia munito di adeguata identificazione.

Gesesa esorta inoltre i cittadini a segnalare immediatamente alle autorità competenti qualsiasi comportamento sospetto e ricorda che, in caso di dubbi, è sempre possibile contattare l’azienda attraverso i consueti canali ufficiali. La sicurezza e la tutela dei cittadini rimangono una priorità per l’azienda, che ribadisce il proprio impegno nel contrastare ogni forma di raggiro e truffa.

Di sgeuito la nota:

”Preso atto dalle notizie di stampa dell’episodio che, nella giornata di ieri a Benevento, ha visto un’anziana signora vittima di un malvivente che, spacciandosi per dipendente Gesesa, si è introdotto nella sua abitazione per derubarla, Gesesa ribadisce che nessun dipendente Gesesa o comunque nessun soggetto terzo a nome di Gesesa è autorizzato a recarsi di persona presso gli utenti per chiedere la consegna di denaro, al fine di sanare presunte o anche effettive morosità, o comunque a richiedere denaro in contanti a qualsiasi altro titolo.

Pertanto, bisogna assolutamente evitare di far accedere presso la propria abitazione chi si presenta a nome di Gesesa per chiedere pagamenti in denaro contante, procedendo a contattare immediatamente le Forze dell’Ordine per denunciare l’accaduto.”

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