“L’alta velocità / alta capacità Napoli-Bari verrà realizzata nel rispetto del cronoprogramma stabilito grazie ad un nuovo sprint sui lavori. Si tratta di un’opera da 6 miliardi di euro, finanziati anche con fondi Pnrr, che rappresenta un Sud in grado di correre dopo anni di immobilismo.
Qui stanno operando le migliori maestranze e le più avanzate capacità ingegneristiche del Paese, sorrette dalla ferma volontà istituzionale di modernizzare le infrastrutture del Mezzogiorno: la nostra politica del fare è la miglior garanzia contro l’anatema dei ritardi lanciato da chi non vuole veder crescere questo Paese”. Lo ha dichiarato il deputato e sottosegretario al Mit con delega alle opere commissariate, Tullio Ferrante, a margine del sopralluogo eseguito questa mattina sulla tratta Cancello – Frasso Telesino della linea alta velocità / alta capacità Napoli – Bari. Ad accompagnarlo l’ingegner Roberto Pagone, Commissario straordinario dell’opera, oltre a dirigenti e tecnici Rfi (Gruppo FS) e rappresentanze delle imprese appaltatrici.
Il Sottosegretario è stato il primo a percorrere il tratto realizzato, per circa 16 km, sia all’aperto che in sotterraneo, a bordo di un carrello ferroviario. “I lavori della tratta Cancello – Frasso, grazie alle misure attuate in sinergia tra Rfi e appaltatore per superare le criticità emerse in corso d’opera, procedono spediti e saranno ultimati nel 2025, rendendo finalmente possibile il collegamento diretto tra Napoli e Bari in poco più di due ore e mezza.
Nel mentre, resta confermato anche l’obiettivo di attivare l’intera linea entro l’orizzonte del 2028. La mia attenzione, così come quella del Mit e del Governo, è massima su una delle grandi infrastrutture del Paese a cui stiamo lavorando per rilanciare lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori e che potenzierà il corridoio europeo ‘Scandinavia-mediterraneo’ della rete Ten-T. L’alta velocità Napoli – Bari non fungerà solo da cerniera strategica tra i due versanti del nostro Paese, ma sarà essenziale per proiettare il Sud verso il centro dell’Europa”, ha concluso Ferrante.