“Questa mattina ho avuto modo di incontrare la Dirigente generale dell’Azienda San Pio, dottoressa Maria Morgante, che ringrazio per la consueta disponibilità. Il discorso è insistito sugli ospedali dell’Azienda San Pio e, purtroppo, la situazione si prospetta ancora di non facile ed immediata risoluzione”.
Così il Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera. “In primo luogo è da sgomberare il campo da un equivoco: le difficoltà della Sanità locale sono causate unicamente dalle politiche regionali. I dirigenti non possono fare altro che eseguire o comunque muoversi lungo il tracciato dettato dalla politica campana. E’ quest’ultima che deve rivedere i suoi indirizzi anche sulla Sanità locale, diversamente i Dirigenti delle Aziende ospedaliere non possono inventarsi le soluzioni alle note criticità e carenze.
Quanto alla questione dei sette medici che hanno superato il concorso, quattro di loro hanno accettato mentre tre hanno rifiutato. Nessuno dei quattro, però, ha accettato Sant’Agata de’ Goti. In primo luogo, quindi, ci sentiamo di suggerire come in un eventuale futuro concorso si bandisca un concorso per posizioni specificamente presso il Sant’Alfonso in modo da eliminare ogni elemento di discrezionalità nella scelta. Ora come ora, intanto, per Sant’Agata de’ Goti non vi sono i tanti sospirati rinforzi per il Ps: ed anche i quattro che arriveranno a Benevento lo faranno solo nei primi mesi del 2025. In più, l’ospedale di Benevento perderà anche due medici che sono in uscita.
Anche l’ipotesi rappresentata da un “impiego” degli specializzandi della Federico II da al San Pio, strada che la dottoressa Morgante vorrebbe tastare, è una possibilità infarcita da molte ipotesi. Ripeto, apprezziamo lo sforzo della dottoressa Morgante ma appare chiaro come il problema viva a monte, nelle politiche regionali che lasciano spazi davvero troppo stretti di movimento.
Alla luce di ciò, quindi, rilanciamo le proposte che già avanzammo con nota del 10 Luglio: ovvero l’utilizzazione al massimo delle prestazioni aggiuntive per medici ed infermieri del Pronto Soccorso, avendo previsto il Governo, con la Legge di Bilancio 2024, il riconoscimento dell’importo orario di 100 euro per i medici, mentre 60 sono previsti per il personale sanitario, con prelievo di tasse ridotte al 15% grazie alla previsione del Dl 73/2024. Tale opzione, prevista già con il Dl 34/2023, ad oggi non risulta attuata, anche se è notizia di qualche giorno fa che la Regione abbia invitato i Direttori generali ad utilizzare tale previsione normativa;
Possibilità di conferimento di incarichi libero professionali per far fronte alla necessità di garantire la copertura del servizio di Pronto Soccorso sulle 24 ore, così come già fanno molte altre Aziende ospedaliere, ai sensi dell’articolo 7, comma 6, del Decreto legislativo 165/2001. Una soluzione che, in queste ore, stanno attuando tutte le aziende del Piemonte su espresso mandato della Direzione Sanità della Regione per medici specialisti e medici specializzandi; Ri-articolazione dei servizi aziendali attraendo a sistema ulteriori prestazioni sanitarie da parte di privati convenzionati, come potrebbe essere per Benevento il Fatebenefratelli, chiedendo una maggiore partecipazione per ricevere ulteriori utenti del 118; Accordo con i medici di base e con i Dirigenti medici collocati in quiescenza per prestazioni all’interno del Pronto Soccorso riguardanti, almeno, i codici bianchi e verdi, che rappresentano il 50% circa degli accessi, così da consentire al personale ospedaliero di trattare più celermente i casi gravi. La politica della Regione Campania deve aprire a nuove possibilità per consentire ai due ospedali di uscire dall’impasse: altrimenti sarà solo un rincorrere soluzioni incerte e provvisorie”