“Da mesi chiedo al Direttore del GFF di rendere pubblici i nomi e i compensi di coloro che lavorano con il Festival. Ci voleva un blocco dedicato della trasmissione Quarta Repubblica di Porro per fargli dire che sono impiegati il figlio, la nuora, l’associazione della moglie ed altri congiunti che sono tra i fornitori di servizi.
A questo punto chiediamo di conoscere i compensi e l’entità degli affidi nei servizi perché dissentiamo profondamente da quanto affermato da Gubitosi secondo il quale il GFF, essendo una sua invenzione, debba rimanere patrimonio di famiglia da tramandare di generazione in generazione, per linea di sangue verticale ed orizzontale.
Non funziona così quando si tratta dell’utilizzo, negli anni, di milioni e milioni di risorse pubbliche. Ci dispiace dover registrare questa mentalità profondamente lesiva del rispetto del danaro pubblico soprattutto quando sono state inscenate anche proteste per il taglio del finanziamento governativo. Visto che è stato invocato rispetto per il GFF si dia rispetto ai cittadini, proprietari delle risorse pubbliche, nel fornire il dettaglio dei compensi dei relativi dipendenti, consulenti e fornitori dei servizi.
Abbiamo capito la logica ma vorremmo conoscere anche gli importi”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania.