In seguito all’ incontro sindacale tenuto presso il Comune di Benevento lo scorso venerdi 18 ottobre, la Fp Cgil rileva con grande disappunto il criterio, ancora una volta utilizzato con arbitrarietà e presunzione, del ricorso alla completa discrezionalità in merito alle procedure di verticalizzazione ordinaria e in deroga, del personale oggetto della selezione. Un gioco delle tre carte avallato, ancora una volta, da alcune sigle sindacali in una logica di “vicinanza” (al dirigente del personale) completa e dove il confronto, la meritocrazia, il ragionamento e la ottimizzazione delle risorse pubbliche diventano solo un fardello di cui poter fare a meno.
L’amministrazione del Comune di Benevento ha scelto di trasformare la procedura comparativa in una sorta di selezione “preconfezionata” portando tra i criteri il semplice colloquio per entrambe le procedure, assegnando 20 punti alla procedura ordinaria e 30 punti alla procedura in deroga. In pratica è come se si assegnassero promozioni e gratificazioni professionali sulla base di una “chiacchierata consensuale” un po’ come avviene per il casting di programmi televisivi che non hanno nulla di culturale, con la differenza che, in questo caso, la spesa è pagata dai cittadini.
La Fp Cgil ha espresso netta contrarietà a questo modello e contestato l’impianto, ormai noto anche alla cronaca giudiziaria, tipico del modus operandi della dirigenza del capoluogo sannita, già assoggettata al giudizio del tribunale del lavoro.
Dopo diversi anni di servizio siamo convinti che i lavoratori abbiano diritto ad una valutazione basata su oggettivi criteri di meritocrazia, dove il percorso professionale maturato, i relativi titoli acquisiti e le comprovate esperienze lavorative messe in atto, valgano molto di più di soggettivi colloqui fondati, diciamocelo, sulle simpatie personali, e quindi discrezionali, del tutto soggettive. Abbiamo chiesto, inoltre, di non conteggiare la formazione interna in quanto, come ammesso dallo stesso ufficio personale, la stessa non ha interessato tutti i dipendenti, così creando delle disparità in partenza.
Abbiamo inoltre, ribadito la nostra contrarietà all’utilizzo di ulteriori somme, nello specifico circa 32 mila euro destinate originariamente allo straordinario, alle Elevate Qualificazioni in base ad un’ altra logica distorta del Robin hood a contrario, ed infine presentata anche la richiesta di attuazione del PIAO nella parte che riguarda la stabilizzazione dei colleghi PNNR. Amministrare la cosa pubblica è complicato, lo sappiamo, ma ciò non autorizza nessuno a gestire procedure come fossero suppellettili di casa propria.”