L’associazione ambientalista ASA torna a denunciare la grave situazione riguardante il taglio illegale degli alberi nei boschi dei Monti Picentini, nei pressi di Montella.
“Non solo il taglio illegale rappresenta un problema, ma si affianca a una pratica ancora più subdola, definita “taglio legalizzato”. In questo caso, gli alberi vengono condannati a morte attraverso la rimozione di un anello di corteccia, un’azione che compromette il flusso di nutrienti tra radici e chioma, portando inevitabilmente alla loro morte.
Le pratiche di danneggiamento non si fermano qui: alcuni alberi vengono colpiti con asce o motoseghe, danneggiando le radici e nascondendo il danno sotto fogliame e terriccio. Questa barbarie avviene nel silenzio delle istituzioni” -scrive in una nota l’Associazione ASA, che puntualizza anche su un altro aspetto riguardante l’ambiente:
“In questo periodo di raccolta delle castagne, la situazione peggiora ulteriormente: il paese è avvolto da una fitta coltre di fumo, costringendo i cittadini a respirare aria malsana. Nonostante sia vietato bruciare residui agricoli e vegetali in qualsiasi ora del giorno, l’amministrazione continua a rimanere in silenzio”.
L’associazione ASA chiama in causa il sindaco di Montella, Buonopane che ricopre anche il ruolo di presidente della Provincia di Avellino: “È suo dovere intervenire e stigmatizzare il ripetersi di episodi spiacevoli legati alla salute pubblica e all’ambiente. Chiediamo risposte concrete in tempi brevi, onde evitare di denunciare alla Procura la condotta omissiva delle autorità di vigilanza” concludono gli attivisti.
