Il caso della ex scuola Ponticelli che le nostre telecamere sono andate a riprendere mostrando tutta la crudezza e lo squallore del degrado in cuio versa quella struttura. Porte spalancate, perdite idriche, sporcizia e rischi anche la collettività visto che tutt’intorno ci sono condominii e gente che vi abita. 
Ora l’Amministrazione e più nel dettaglio i Servizi Sociali e l’Assessorato alle Politiche Sociali sa che oltre all’immobile, lasciato nello stato di abbandono in cui versa, c’è anche la presenza di una persona che dorme in quelle stanze cloaca e sta li da una decina d’anni, potendovi vantare anche la residenza, così afferma, da quando cioè la scuola divenne il tetto per le persone senza casa che poi avrebbero avuto l’alloggio assegnato a Capodimonte. Della questione si era occupato anche il consigliere comunale Vizzi Sguera che aveva sollevato il problema al cospetto della Commissione Patrimonio chiedendo una verifica dello stato dell’arte della scuola.
Ma la scuola di Via Cupa Ponticelli non è il solo caso di incuria di strutture, comunali e anche non comunali, che però insistono sul suolo pubblico. Tralasciando le case dirute del Trescene o di Via Annunziata, tanto per fare un esempio, il pensiero vola alla scuola mai completata di Via Aldo Moro, addirittura raggiunta da un viadotto mai frequentato da alcuna vettura e databile alla fine degli anni 90; una spesa da 5 mld di lire e sulla cui genesi bisognerebbe chiedere lumi all’Acer. E lo faremo.
