Si è tenuta ieri sera, presso il Teatro San Vittorino di Benevento, la finale della XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti, dedicata alle sezioni Violino e Viola, organizzata e ospitata dal Conservatorio di Musica “Nicola Sala”. L’evento ha visto emergere due giovani talenti: Emma Bertozzi, violinista del Conservatorio di Cesena e Rimini, e Maria Cecilia Villani, violista del Conservatorio di Milano. Le due musiciste si sono distinte per l’eccellenza tecnica e la maturità artistica, conquistando il prestigioso riconoscimento.

In particolare, Emma Bertozzi ha ricevuto anche il Premio della Polizia di Stato – “Borsa di Studio Leonardo e Ludovica”, a testimonianza del suo straordinario talento.

La giuria, presieduta dal Maestro Salvatore Accardo e composta dai Maestri Sonig Tchakerian e Francesco Fiore, ha sottolineato il livello elevatissimo di tutti i partecipanti, lodando il loro impegno e la loro preparazione.

La serata è stata impreziosita dalle esibizioni dei Maestri Gianluca Giganti (violoncello) e Paolo Vergari (pianoforte), entrambi docenti del Conservatorio “Nicola Sala”, che hanno regalato al pubblico momenti di grande musica.
Il Direttore del Conservatorio, Maestro Giuseppe Ilario, ha espresso la sua soddisfazione per il successo dell’evento, dichiarando: “Questa edizione del Premio Nazionale delle Arti ha messo in risalto l’eccezionale talento delle nuove generazioni di musicisti italiani. Siamo onorati di aver offerto loro un palco così prestigioso, con una giuria di altissimo profilo. Guardiamo con fiducia al futuro, pronti a sostenere i nuovi talenti che emergeranno nelle prossime edizioni”.

La Presidente del Conservatorio, Caterina Meglio, ha aggiunto: “Il Conservatorio ‘Nicola Sala’ è fiero di contribuire alla crescita artistica di giovani musicisti di così grande talento. Il Premio Nazionale delle Arti rappresenta per loro una straordinaria opportunità di visibilità e di confronto. Auguriamo a tutti i partecipanti un futuro ricco di soddisfazioni e successi”.

L’evento ha confermato ancora una volta l’importanza del Premio Nazionale delle Arti come trampolino di lancio per le nuove promesse del panorama musicale italiano