In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale il 10 ottobre alle ore 9:30, presso l’aula Magna dell’Istituto Rampone, in presenza del Dirigente Nazzareno Miele e delle prof.sse Nunziatina Intorcia e Marilena Paribello, docenti referenti di Educazione alla Salute, si è tenuto un evento volto a sensibilizzare gli alunni della scuola sui temi legati al disagio psichico. L’obiettivo di questo incontro è stato la tutela e la promozione della “salute psichica” degli adolescenti, l’inclusione di persone con disagi psichici e il contrasto allo stigma ancora molto diffuso.
Sono intervenuti gli esperti rappresentanti del Dipartimento di Salute Mentale di Benevento: dott.ssa Anna Giangregorio, responsabile del Centro Diurno, i tecnici della riabilitazione psichiatrica Alessia Pica, Carmen Romano e Antonio Fabrizio, gli assistenti sociali e una rappresentanza dei pazienti in cura presso i CSM di Benevento, Puglianello e Morcone. all’evento ha partecipato anche la dott.ssa Mary Antoniette Menechella, referente Asl di Educazione alla salute, con la quale la scuola collabora da diversi anni. .
.Il Dirigente dell’Istituto prof. Nazzareno Miele ha aperto il dibattito ribadendo la disponibilità dell’Istituto a collaborare con gli esperti per favorire il benessere degli alunni e promuovere l’inclusione. Gli esperti del Dipartimento hanno affrontato con grande professionalità il delicato problema della salute mentale, ponendo in evidenza la possibilità che tali problematiche possano riguardare chiunque nel corso della vita.
Per preservare il benessere psicofisico è importante cogliere i piccoli segnali prima che essi diventino disagio. Particolare importanza è stata data alla relazione sociale, sia come forma di prevenzione del disagio psichico che di cura del paziente; fondamentale durante il processo di cura della persona è la presenza di una rete sociale che la faccia sentire parte integrante ed attiva di essa. Molto interessante è stata la proiezione del cortometraggio: “Dal buio alla luce … e ritorno” realizzato dai tre CSM con i pazienti come partecipanti del video. Alla visione ha fatto seguito un dibattito proficuo e coinvolgente tra i protagonisti del video, gli alunni dell’Istituto e gli operatori del CSM.