Il Museo Civico di Villa Amendola ha ottenuto dalla Giunta di Palazzo Santa Lucia il riconoscimento dell’interesse regionale.
Su proposta del Governatore, Vincenzo De Luca, l’esecutivo regionale ha accolto la richiesta avanzata tempo fa dal Comune di Avellino. Al termine dell’idonea istruttoria, la Regione ha riscontrato, infatti, la sussistenza dei requisiti e delle documentazioni previste.
Con il riconoscimento dell’interesse regionale, il Museo Civico di Avellino entra a pieno titolo in un circuito museale che gli attribuirà nuovo ed ulteriore prestigio, ma anche la possibilità di accedere ai finanziamenti dedicati per strutturarsi e crescere. Il via libera di Palazzo Santa Lucia premia un lavoro intenso e costante, portato avanti dal Comune di Avellino negli ultimi anni, nel segno della rinascita turistica e culturale del capoluogo.
«Ringrazio il presidente De Luca e la giunta regionale per aver accolto la nostra richiesta e per la sensibilità istituzionale dimostrata. – afferma il sindaco di Avellino, Laura Nargi – Il Museo Civico di Villa Amendola rappresenta per la nostra città un elemento di grande ricchezza, un luogo del cuore in cui affondano le nostre radici, che grazie all’interesse regionale godrà dei benefici e dei finanziamenti previsti per le strutture che afferiscono al circuito museale campano. – aggiunge Nargi – Si tratta di un risultato di enorme importanza per la nostra Amministrazione, che premia il grande lavoro svolto e rafforza in noi il fermo convincimento che Avellino può e deve scommettere con forza sulla sua storia e sulla cultura, per centrare l’obiettivo cruciale di uno sviluppo, anche turistico, duraturo e fortemente ancorato alla riscoperta della propria identità». – conclude il sindaco –
«Apprendo con grande entusiasmo la notizia del riconoscimento del nostro Museo Civico a museo di interesse regionale. – evidenzia a sua volta il Curatore del Museo Civico, Alberto Iandoli – Questa importante attestazione per il lavoro sin qui svolto dall’Amministrazione Comunale, di concerto con i locali Uffici del Ministero della Cultura, oltre che con quelli preposti della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania, riconosce il contributo che nei secoli la città di Avellino ha dato nel compimento di fatti e accadimenti di respiro nazionale, di cui le sale di Villa Amendola, sede del nostro museo, sono attente custodi.
Al tempo stesso – prosegue – l’attenzione della Giunta Regionale della Campania riservataci, che pone in nostro museo sullo stesso gradino di altri importanti musei della Campania, penso ad esempio ai musei napoletani di Capodimonte, di San Martino e di Castel Sant’Elmo, impone a quanti a vario titolo operano all’interno del museo, di far sì che esso sia sempre più presidio fondamentale, per la comunità avellinese, e non, per una conoscenza diffusa del territorio, oltre che, chiaramente, luogo deputato alla conservazione del patrimonio storico-artistico locale e della memoria collettiva».