La Campania si posiziona come la terza regione italiana per numero di pensionati, con 1 milione e 817 mila trattamenti erogati, superata solo da Lombardia e Lazio. L’età media di accesso alla pensione è di 64,2 anni, situazione che, unita al fatto che ci sono 175 mila pensionati in più rispetto agli occupati, solleva preoccupazioni per il sistema previdenziale. Secondo il rapporto annuale dell’Inps, si prevede un ulteriore peggioramento del rapporto tra pensionati e contribuenti, con il rischio di squilibri crescenti.
La Campania è leader nel Mezzogiorno, staccando Sicilia e Puglia, e Napoli emerge come la terza città italiana per numero di pensionati, con quasi 902 mila trattamenti. L’Inps evidenzia anche le disparità di genere: le donne ricevono pensioni inferiori del 35% rispetto agli uomini e il 18% delle madri è a rischio di uscita dal lavoro dopo la maternità.
Il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, assicura che il governo sta lavorando per affrontare questi squilibri, pur riconoscendo la complessità degli interventi necessari.
Napoli è la terza città d’Italia con il maggior numero di pensioni, dopo Milano e Roma. Non solo: un altro dato che balza agli occhi riguarda il fatto che nel capoluogo partenopeo si concentrano quasi la metà di tutti i trattamenti pensionistici della Campania: ben 902mila.
Seguono Salerno con 371mila, Caserta con 272mila, Avellino con 157mila e Benevento, fanalino di coda con il minor numero di pensionati della regione: 115mila.
Ovviamente si tratta di numeri che riflettono anche la composizione demografica della popolazione e il numero di residenti nelle varie province, con la metropoli partenopea che da questo punto di vista fa la parte del leone.