E una di quelle notizie che aspettavamo da tempo e che avvalora l’opera di denuncia portata avanti in questi anni. Asea, attraverso il suo presidente Mastrocinque, fa sapere che sono stati aggiudicati i lavori per il piano di indagini e sistema di monitoraggio addizionale per la frana in sponda destra della diga di Campolattaro.
“L’inizio dei lavori, si legge nella nota Asea, è previsto nella prima settimana del mese di ottobre per una spesa complessiva di circa duecentomila euro, e consistono in una serie di sondaggi geognostici con relative prove di laboratorio e nell’installazione di strumentazione di monitoraggio: piezometri ed inclinometri. Ciò consentirà di avere una dettagliata conoscenza geotecnica della situazione della sponda destra.
Finalmente qualcosa si muove a destra dell’invaso, finalmente s’è preso coscienza del grosso rischio che incombe su quella zona sotto la quale dovrebbe passare il tubo di potabilizzazione nel tunnel da sette chilomteri e con un diametro di cinque metri che da Campolattaro dovrà condurre a Ponte per ppoi far ritorno alla base con l’acqua resa potabile.
Già in passato la Provincia di Benevento si era rivolta ad uno studio tecnico romano e napoletano per una perizia che aveva sancito la presenza di una frana lenta ma persistente proprio in prossimità della sede di Asea, nella zona dove sarà scavato il tunnel. Lo stesso presidente Mastrocinque, nell’ultima intervista rilasciata alla noistra emittente, aveva paventato l’ipotesi di spostare il traforo più a monte.
Sta di fatto che ora c’è una vera presa di presa di coscienza del problema ed è già molto che sia stato abbattuto il muro del “tuttappost”, religione assai diffusa nelle stanze del potere beneventano.
