Meno sei giorni alla riapertura dell’anno scolastico. Il 12 è vicino ma dal Comune non arrivano ancora segnali chiari che la ripresa sia effettivamente garantita nella forma e nei modi che meglio rassicurino genitori, studenti, docenti e addetti ai lavori in senso lato.
Il condizionale è d’obbligo per cui c’è da attendersi che la scuola Pietà sia pienamente reintegrata, come ribadiscono dal Megapercheggio, in modo da permettere alle masserizie della Torre di spostarsi a Via Camerario insieme ai discenti. E proprio sulla Torre sono ormai accesi i riflettori dell’attenzionme pubblica. E’ forse il problema più grosso per l’Amministrazione cittadina ora che il Ministero dell’Istruzione ha deciso la verifica dei criteri di assegnazione dei fondi per ricostruirla. Il rischio è che salti il finanziamento PNRR sa 18 mlv di euro con riverberi di immagini incalcolabili per la giunta Mastella. Mastella che ha a più riprese ribadito che la Torre, così come ancora la vediamo, non esiste più e che non darà mai il suo assenso alla riapertura.
Dal canto suo il Comitato “Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio” è durissimo proprio col primo cittadino. “Può un amministratore pronunciare una frase del genere? sottolinea il Comitato, che poi fa notare come, “con un’utenza di oltre 500 alunni la scuola sia costretta al nomadismo, per le scelte non certo oculate dell’Amministrazione di smistarla verso tre sedi diverse e lontanissime tra loro”
Dal canto suo Altrabenevento annuncia un Quarto esposto al Ministero ma pone in evidenza un aspetto ulteriore. Ad avviso di Gabriele Corona nella determimna dirigenziale nion vi sarebbe traccia del contratto con la ditta che addirittura non sarebbe stato ancora firmato e si chiede in base a quale criterio il Comune avrebbe consegnto il 26 agosto alla ditta il cantiere senza la firma del Contratto stesso, ditta che ha comunque iniziato lo smantellamento nonostante l’invito alla prudenza e l’attesa per il responso da Viale Trastevere.