Ad agosto, i prezzi di vendita delle case in Italia hanno registrato una leggera diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente, ma su base annua sono aumentati del 2,1%. A livello provinciale, si nota una prevalenza di aree con variazioni positive: 59 province su 106 monitorate hanno visto un aumento dei prezzi, mentre 45 hanno registrato un calo e 2 sono rimaste stabili.
L’aumento provinciale più considerevole del periodo riguarda Gorizia (3,8%), seguita da Rimini (1,9%), Verona (1,8%) e Trieste (1,7%). Incrementi mensili sopra l’1% anche per Sondrio (1,5%), Lecce e Nuoro (1,2%); mentre tutte le altre province presentano rialzi di carattere inferiore compresi tra lo 0,9% di Bologna e lo 0,1% di Palermo. Di contro, sono 45 le aree in calo, tra cui la provincia di Roma (-0,4%) e quella di Milano (-1,1%).
Tra le province che hanno subito le maggiori riduzioni, Avellino si distingue con un calo dell’1,7%, tra i più rilevanti del periodo. Segue Belluno (-1,6%) e Cremona (-1,3%).
Sul fronte dei prezzi, Bolzano, con i suoi 4.569 euro al metro quadro, è la provincia con i valori immobiliari più elevati, davanti a Milano (3.436 euro/m²) e Lucca (3.087 euro/m²). All’esatto opposto, i mercati provinciali più economici sono Biella (635 euro/m²), Caltanissetta (657 euro/m²) e Isernia (681 euro/m²).
Anche a livello cittadino, emerge una netta prevalenza di zone i cui prezzi sono in aumento, 63 su 109 capoluoghi monitorati da idealista, contro 40 in calo e 6 che non fanno rilevare alcuna variazione rispetto a luglio. I maggiori incrementi cittadini di agosto toccano Rovigo (3,2%), Gorizia (3%), Como (2,3%) e Lodi (2,2%). All’opposto, i ribassi più accentuati del mese si verificano ad Oristano (-1,8%), Isernia (-2,2%), Cremona (-1,8%) e Campobasso (-1,7%).