Era previsto per il 26 l’inizio dei lavori alla Torre ma anche oggi, degli operai della ditta incaricata di condurre lo smantellamento dell’attuale struttura, nemmeno l’ombra. Il Comune fa però sapere che oggi si è proceduto alla mera consegna dei lavori, un passaggio fondamentale per la vera e propria partenza delle operazioni.
Bisognerà aspettare gli inizi di settembre, nessuna data specificata, per il vero e proprio avvio dell’allestimento del cantiere. Il Comune s’era giustificato dando la responsabilità alla ditta incaricata e al periodo agostano, particolarmente complicato nella reperibilità di mano d’opera. L’organizzazione del cantiere spetta all’impresa, dicono dal Megaparcheggio, loro la responsabilità del rispetto della scadenza tassativa al 30 marzo 2026. Certo da giugno ad oggi sono trascorsi due mesi buoni, tutto tempo che dovrà essere recuperato per rispettare i termini.
Oggi Pasquariello rientrava in città dopo le ferie e con molta probabilità prenderà in mano la situazione. In precedenza aveva fatto presente in modo risoluto al preside Citarelli, che aveva consegnato le chiavi della scuola il primo di agosto, che le sorti della Torre non erano più di sua pertinenza, almeno fino al fatidico 30 marzo 2026, e lo aveva rassicurato circa la ultimazione della Scuola Pietà, basilare per permettere il trasloco dei mobili a Via Camerario e quindi l’inizio regolare dell’anno scolastico previsto per il 12 settembre.
Pietà che brucia le tappe ma è ancora un cantiere e non è dato sapere lo stato dell’arte all’interno della struttura. Il sindaco Mastella e l’assessore Pasquariello, dal canto loro, assicurano “il rigoroso rispetto del cronoprogramma” e la consegna della struttura “con il corredo di tutta la necessaria documentazione, nella prima settimana di settembre e sempre negli stessi giorni del mese prossimo terminerà anche il trasferimento delle suppellettili scolastiche”.
Va da se che anche in questo caso il termine del 31 agosto, posto a sigillo della fine dei lavori, è mitigato da una probabile proroga ai primi di settembre e comunque in tempo utile per sgombrare via Camerario, almeno si spera. Citarelli però è stato assai chiaro; in caso di ritardi è da ritenere irricevibile l’idea dei doppi turni.