Con l’apertura della porta del Santuario dell’Assunta si è dato il via alla giornata conclusiva dei riti settennali di Guardia Sanframondi. Dopo la prima messa del mattino, che ha raccolto in preghiera fedeli e partecipati ai riti, i Rioni, con i rispettivi cori e figuranti dei Misteri, hanno dato vita alla processione, partita dopo il suono dei campanelli, altro importante simbolo di questo evento. I Rioni Croce, Portella, Fontanella e Piazza sfilano per l’antico borgo di Guardia, tessendo con il loro passaggio un ricamo umano che racconta le gesta di eroi del nostro tempo, o passi del vangelo, attraverso i quadri dei “Misteri”.
Indimenticabile è poi la scena dell’incontro con la statua della Madonna e i battenti, è l’incontro più atteso, l’abbraccio più agognato. L’emozione si fa più potente, ci si inginocchia, si piange, si prega ardentemente.
Dopo la processione che vede sfilare per tutto il paese i penitenti e i figuranti fino a sera, si assite all’incontro con il popolo e la statua, che viene finalmente presa in consegna dalla gente e condotta in spalla fino al Santuario, camminando rigorosamente col viso rivolto alla statua, e quindi al contrario.
Domenica 8 settembre ci sarà la deposizione della statua nella teca che la conserverà fino al prossimo evento, sarà un momento altrettanto intenso ed emozionante, sarà il saluto di una comunità intera alla mamma celeste, sarà il giorno che chiude definitivamente i Riti settennali 2024. per attendere poi altri sette anni, i prossimi si terranno dal 18 al 24 agosto nel 2031, c’è chi si emoziona pensando alla fine delle celebrazioni, come il signor Filippo, che ci racconta che adesso all’età di 84 anni ripensa a quando ha iniziato a vivere i Riti, aveva 15 anni.
I riti settennali da sempre hanno spinto antropologi, sociologi,teologi a carpirne il vero senso, il valore che hanno per la comunità. Per capirne il valore bisogna prima esserne coinvolti.